Durante la seduta ordinaria della conferenza episcopale italiana svoltasi a Zara dal 9 all'11 aprile 1991 è stata adottata la seguente
DICHIARAZIONE
I vescovi sin dall'inizio seguono le apparizioni di Medjugorje tramite il vescovo della diocesi, la commissione episcopale e la commissione della conferenza episcopale jugoslava per Medjugorje.
Sulla base delle ricerche sin qui compiute non è possibile affermare che si tratta di apparizioni e fenomeni soprannaturali.
Tuttavia, i numerosi credenti che arrivano a Medjugorje provenienti da vari luoghi e spinti da motivi religiosi e di altro genere hanno bisogno dell'attenzione e della cura pastorale innanzitutto del vescovo della diocesi e poi anche di altri vescovi così che a Medjugorje e con Medjugorje si possa promuovere una sana devozione verso la Beata Vergine Maria, in armonia con l'insegnamento della Chiesa.
A tal fine i vescovi forniranno adeguate indicazioni liturgico-pastorali e tramite la commissione continueranno a seguire e a far luce sugli avvenimenti di Medjugorje.
Zara, 10 aprile 1991
I vescovi jugoslavi
Il vescovo di Langres in Francia, monsignor Léon Taverdet si è rivolto alla sede apostolica il 14 febbraio 1996 per chiedere quale fosse la posizione della Chiesa relativamente alle apparizioni di Medjugorje e se fosse consentito recarsi in pellegrinaggio in quel luogo. La Congregazione della Santa Sede per la dottrina della fede ha dato la propria risposta il 23 marzo 1996 tramite il proprio segretario Tarcisio Bertone:
CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
Vaticano, 23 marzo 1996
N. prot. 154/81-01985
Sua Eccellenza,
con la Sua del 14 febbraio 1996 ci ha chiesto quale fosse l'attuale posizione della Chiesa relativamente alle presunte "apparizioni di Medjugorje" e se fosse consentito ai fedeli cristiani recarsi in pellegrinaggio in quel luogo.
A riguardo mi fa piacere informarla che i vescovi della ex Jugoslavia nella propria Dichiarazione di Zara del 10 aprile 1991 hanno stabilito quanto segue relativamente alla veridicità delle apparizioni in oggetto:
"... Sulla base delle ricerche finora compiute, non si può affermare che si tratti di apparizioni o fenomeni soprannaturali.
Tuttavia, i numerosi pellegrini che giungono a Medjugorje spinti dalla fede e da altri motivi richiedono l'attenzione e la cura pastorale del vescovo della diocesi, ma anche di altri vescovi, affinchè a Medjugorje possa essere incoraggiata una devozione verso la Beata Vergine Maria in armonia con l'insegnamento della Chiesa.
A tale scopo i vescovi forniranno anche particolari direttive liturgico-pastorali. Inoltre la Commissione tramite loro continuerà a seguire ed analizzare tutti gli avvenimenti di Medjugorje."
Da quanto appena detto consegue che i pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje, intesa come luogo di autentiche apparizioni della Vergine, non possono essere organizzati nè a livello parrocchiale, nè diocesano, poichè questo sarebbe in contraddizione con quanto affermato dai vescovi della ex-Jugoslavia nella suddetta dichiarazione.
Sua Eccellenza, vogliate gradire i miei più cari saluti.
Tarcisio Bertone
CONGREGATIO PRO DOCTRINA FIDEI
Pr. N. 154/81.06419
Città del Vaticano, Palazzo del S. Uffizio 26 maggio 1998
DISCORSO SU MEDJUGORJE DURANTE LA VI. SESSIONE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DELLA BOSNIA ED ERZEGOVINA
Il 2 e 3 luglio 1996 a Sarajevo si è tenuta la VI. sessione della Conferenza Episcopale della Bosnia ed Erzegovina. Vi hanno partecipato tutti i suoi membri: il presidente, Cardinale Vinko Puljic, il vescovo di Banja Luka Franjo Komarica, il vescovo di Mostar Ratko Peric ed il vescovo ausiliario di Sarajevo Pero Sudar. Di questa seduta riportiamo solo il testo relativo all'apparizione della Vergine nella parrocchia di Medjugorje.
"Il Vescovo di Mostar ha informato la conferenza sulle lettere ufficiali della Congregazione per la dottrina della fede inviate a due vescovi francesi in merito ai pellegrinaggi a Medjugorje. Nelle lettere si dice tra le altre cose che i pellegrinaggi ufficiali a Medjugorje, intesa come luogo di autentiche apparizioni della Vergine, non possono essere organizzati nè a livello parrocchiale, nè diocesano, poichè questo sarebbe in contraddizione con quanto affermato dai vescovi della ex-Jugoslavia nella propria dichiarazione del 10 aprile 1991 (cfr. Glas Koncila, 30-6-1996). I vescovi hanno preso atto di questa posizione della Chiesa per la gestione delle proprie diocesi."
Sarajevo, VII (CX), 3, Sarajevo 1996, pag. 171.
A Sua Eccellenza Mons. Gilbert Aubry
vescovo di Saint-Denis de la Rèunion
Eccellenza, con la lettera del 1 gennaio 1998 voi sottoponete a questo Dicastero diverse questioni concernenti la posizione della Santa Sede e del vescovo di Mostar, in riferimento alle cosidette "apparizioni" di Medjugorje, ai pellegrinaggi privati o alla cura pastoraledei fedeli che si recano in quel luogo. Al riguardo, considerando impossibile rispondere a ciascuna delle domande fatte da vostra Eccellenza, tengo anzitutto a precisare che non è norma della Santa Sede assumere, in prima istanza, una posizione propria diretta su supposti fenomeni sopranaturali.
Questo dicastero perciò che concerne la credibilità delle "apparizioni" in questione, si attiene semplicemente a ciò che è stato stabilito dai vescovi della ex-Jugoslavia nella dichiarazione di Zara del 10.04.1991: "Sulla base delle indagini finora condotto, non è possibile affermare che si tratti di apparizioni o di rivelazioni soprannaturali". Dopo la divisione della Jugoslavia in diverse nazioni indipendenti, spetterebbe ora ai membri della Conferenza Episcopale della Bosnia-Erzegovina riprendere eventualmente in esame la questione ed emettere, se il caso lo richiede, nuove dichiarazioni.
Quello che Mons. Peric' ha affermato in una lettera al Segretario Generale di "Famille Chrètienne", cioè che "la mia convinzione e posizione non è solo Non constatazione della soprannaturalità ma ugualmente quella di constatazione della NON soprannaturalità delle apparizioni o rivelazioni di Medjugorje" deve essere considerata espressione di una convinzione personale del Vescovo di Mostar, il quale, in quanto ordinario del luogo, ha tuttti i diritti di esprimere ciò che è e rimane un suo parere personale.
In fine, per quanto concerne i pellegrinaggi a Medjugorje che si svolgono in maniera privata, questa Congregazione ritiene che sono permessi a condizione che non siano considerati come una autenticazione degli avvenimenti in corso e che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa.
Mons. Tarcisio Bertone (segretario della Congregazione presiedutadal Card. Ratzinger)
09.10.2001 Intervento al Sinodo dei Vescovi di S.Em.R. Card. Vinko PULJIĆ, Arcivescovo di Vrhbosna, Presidente della Conferenza Episcopale (Bosnia-Erzegovina) L'uomo di oggi sente un urgente bisogno di speranza. Lo mettono in evidenza i tragici avvenimenti del secolo che abbiamo lasciato dietro, come pure le diverse minacce, soprattutto quelle di intolleranza e di indifferenza, che si alzano agli orizzonti di questo nuovo secolo appena cominciato. I problemi che assillano l’umanità di oggi sono molteplici e non sono di facile soluzione. La risposta concreta della Chiesa a tali problemi è il coraggioso e perseverante annuncio del Vangelo di Cristo e del suo messaggio di perdono, di riconciliazione e di pace; del suo messaggio di speranza per ogni singola persona e per tutti i Popoli. Il testimone privilegiato di tale messaggio è Vescovo, uomo che in qualità di erede autentico degli Apostoli si è messo in servizio del Vangelo; uomo che si è reso maestro e pastore dei fratelli, disponibile al costante dialogo ed ai colloqui fidati, gioioso della propria vocazione. Per quanto concerne la Chiesa che è in Bosnia ed Erzegovina, i suoi Pastori si impegnano insieme con i loro sacerdoti, consacrati e fedeli laici per fare sì che la loro testimonianza diventi lievito della società e sia in grado di trasmettere la luce del Vangelo nelle realtà economiche, sociali e politiche del loro Paese. Mentre la maggior parte dei consacrati che operano sul territorio delle circoscrizioni ecclesiastiche locali rimangono fedeli al carisma del loro Istituto e si impegnano senza riserve per la promozione dell'opera apostolica, del bene della Chiesa e della società civile, alcuni membri dell'Ordine dei Frati Minori Francescani o quelli espulsi cercano, purtroppo, di imporre il proprio punto di vista alle singole Diocesi, sostituendo i carismi autentici con i pseudocarismi, una minaccia seria per la Chiesa e per la sua unità organizzativa e dottrinale. Basti ricordare i tristi eventi che nell'estate scorsa hanno visto come protagonisti alcuni appartenenti del suddetto Ordine e un autodichiarato vescovo: un diacono veterocattolico espulso dalla sua comunità, oppure una sistematica disobbedienza degli stessi religiosi che vi è da anni nella Diocesi di Mostar-Duvno. Con dolore si può constatare che il mondo di oggi è diviso. Tale divisione riguarda vari settori ed ha diverse origini. Ci sono, purtroppo, anche le divisioni della Chiesa, Corpo mistico di Cristo e sacramento universale di salvezza. Cresce la coscienza che la divisione offusca lo sguardo verso il futuro. Il superamento delle divisioni esistenti della Chiesa e del mondo attuale offrirà una carica speciale di speranza all'umanità del nostro tempo. La Chiesa non può rimanere divisa ed è chiamata ad essere una, santa, cattolica ed apostolica; è chiamata ad essere comunione e rimanere unita sia al livello locale che al livello universale, sempre con il Successore di Pietro a capo. Grazie al Vangelo, la Chiesa si presenta al mondo come una forza vitale capace a renderlo più unito. In tale luce, il dialogo ecumenico riacquista un nuova carica. Lo stesso vale pure per il dialogo interreligioso. L'Europa non può rimanere divisa tra l'Europa orientale e l'Europa occidentale. Il mondo non può restare diviso tra il Nord e il Sud, tra i Paesi ricchi e sviluppati ed i Paesi poveri e meno sviluppati. Le Nazioni non possono continuar ad essere divise in Nazioni civili e in Nazioni non considerate civili. La risposta alle divisione del mondo odierno è il dialogo sincero tra le Nazioni ed i Popoli. Qualsiasi sia il tema o il motivo del dialogo, esso vede sempre coinvolto le due parti. Non c'è il dialogo se non c'è pure l'altra parte che ne sia partecipe attiva. Un notevole contributo all'impegno per il superamento delle divisioni esistenti potrebbe essere dato particolarmente dai mezzi di comunicazione sociale, che sono in grado di essere pure mezzi privilegiati dell'annuncio del Vangelo. Quanti operano con questi mezzi e quanti li dirigono hanno una grande responsabilità. QUELLO CHE DICE LA CHIESA SUI FATTI DI MEDJUGORJE L’Arcivescovado interviene con un comunicato: eccessi di fanatismo che assicurano la possibilità di assistere a una visione (dal Corriere della Sera del 24.02.2005) LE APPARIZIONI Medjugorje è un villaggio della Erzegovina, 120 chilometri a sud di Sarajevo. Il 24 giugno 1981 sei ragazzi raccontarono di aver visto la Madonna. Le apparizioni si ripeterebbero con frequenza periodica Bobba: stop al miracolismo, nessuna visione è a comando Genova - 25/02/2005 Medjugorje: Diocesi di Mostar-Duvno - (www.cbismo.hr) Venticinque anni di apparizioni a Medjugorie: manifestazione divina, diabolica o umana? di don Stefano Bellunato (da pagina 8 a 34) - link interno A FRENCH BISHOP AND VATICAN CONGREGATION ON MEDJUGORJE The Bishop of Langres in France, Msgr. Leon Taverdet, took recourse to the ApostolicSee February 14, 1996 to ask what the position of the Church is regarding the apparitionsin Medjugorje and whether it is permitted to go there for pilgrimage. The Holy See'sSacred Congregation for the Doctrine of the Faith answered March 23, 1996 through itsSecretary Archbishop Tarcisio Bertone. We present his response in its entirety. SACRED CONGREGATION FOR THE DOCTRINE OF THE FAITH Vatican City, March 23, 1996,Prot. No. 154/81-01985, In your letter of February 14, 1996 you inquired what is the present position of theChurch regarding the alleged "apparitions in Medjugorje' and whether it is permittedto the Catholic faith to go there for pilgrimage. In reference to that it is my honor to make known to you that, regarding theauthenticity of the apparitions in question, the Bishops of the former Yugoslaviaconfirmed in their Declaration of April 10, 1991 published in Zadar: ". . .On the basis of investigation up till now it cannot be established that oneis dealing with supernatural apparitions and revelations. However, the numerous gatheringsof the faithful from different parts of the world, who are coming to Medjugorje promptedboth by motives of belief and certain other motives, require the attention and pastoralcare in the first place of the bishop of the diocese and of the other bishops with him sothat in Medjugorje and everything related to it a healthy devotion toward the BlessedVirgin Mary would be promoted in conformity with the teaching of the Church. For that purpose the bishops shall issue separate appropriate liturgical-pastoraldirectives. Likewise by means of their Commission they shall further follow andinvestigate the total event in Medjugorje." The result from this in what is precisely said is that official pilgrimages toMedjugorje, understood as a place of authentic Marian apparitions, are not permitted to beorganized either on the parish or on the diocesan level, because that would be incontradiction to what the Bishops of former Yugoslavia affirmed in their fore mentionedDeclaration. Kindly accept, your Excellency, an expression of my profoundly devoted affection! + Tarcisio Bertone ON MEDJUGORJE AT THE 6TH REGULAR SESSION OF THE BOSNIA-HERCEGOVINA BISHOPS' CONFERENCE In Sarajevo on July 2-3, 1996 the sixth regular session of the Bishops' Conference ofBosnia-Hercegovina (BCB-H) was held. Present were all of its members: Cardinal VinkoPuljic, President; Bishop of Banja Luka, Franjo Komarica; Bishop of Mostar, Ratko Peric;and Sarajevo auxiliary Bishop, Pero Sudar. From that session we present here only the textthat refers to Our Lady's apparitions in the parish of Medjugorje. "The Bishop of Mostar reported to the Conference on the official letters of theSacred Congregation for the Doctrine of the Faith addressed to two French bishops inregard to pilgrimages to Medjugorje. In the letters, among other things, is stated that'official pilgrimages to Medjugorje, understood as a place of authentic Marianapparitions, are not permitted to be organized either on the parish or on the diocesanlevel, because that would be in contradiction to what the Bishops of former Yugoslaviaaffirmed in their Declaration of April 10, 1991. (see Glas Koncila, 30, VI, 1996). Thebishops moved to announce and circulate this church position in the territory of theirdioceses." Vrhbosna,VII (CX), 3, Sarajevo 1996, p. 171 CONGREGATIO Cittá del Vaticano,
Un documento poco conosciuto: Disinformazioni da parte di René Laurentin
Una dichiarazione aggiornata dal vescovo Ratko Peric - pdf
Introduzione del Vescovo di Mostar, Ratko Peric al libro Medjugorje after 21 years di Michael Davies (inglese + italiano)
Radio Maria, rivolta contro il cardinale
Tarcisio Bertone, arcivescovo di Genova, frena in tv sulle apparizioni di Medjugorje e Civitavecchia. Protestano preti e fedeli
GENOVA — Uno che da ragazzino era diffidato dai carabinieri perché collezionava pistole Mauser, mozzava le canne ai fucili 91 e sparava con gli Stein nelle cave di pietra del Canavese. Uno che da giovane, per sfamare la famiglia, sfidava i tedeschi e rubava zucchero e gallette dai camion militari. Uno che ha affrontato i segreti di Fatima e di Alì Agca, la setta di Moon e l’eresia di Milingo. Uno che la domenica va a Marassi e, sordo ai fischi da curva, fa le cronache di Genoa e Samp per una tivù locale. A uno così, che si chiama Sua Eminenza Tarcisio Bertone arcivescovo di Genova e ha guidato il Sant’Uffizio e porta il nome d’un protomartire cristiano e difende la fede con la porpora sanguigna dei cardinali e «figurarsi se si spaventa per qualche critica» (commento raccolto in Curia), anche a uno così, qualche volta, capita che girino i santissimi.
Sì, Sua Eminenza è furibondo. E risponde al fuoco. Perché a tirarlo per la veste fino a costringerlo a un comunicato ufficiale, quasi una diffida, non sono stati gli eretici o i tifosi. Sono stati proprio i fratelli di fede, gli ultrà della Madonna che qualche sera fa l’hanno sentito parlare da Bruno Vespa, a «Porta a porta», non hanno gradito il suo scetticismo sulle apparizioni di Civitavecchia e di Medjugorje e hanno sparato alzo zero, via mail o dai microfoni di Dio: «Reazioni scomposte e offensive — ha censurato lunedì il cardinale — di fedeli e sacerdoti che si definiscono "medjugorjani" », attacchi inaccettabili «anche da Radio Maria, non certo compatibili con i fautori di un’autentica devozione mariana».
Della polemica forse non si sarebbe accorto quasi nessuno, se Bertone non avesse deciso di renderla pubblica. «E’ stato un sacerdote a segnalarci per primo quello che accadeva venerdì sera su Radio Maria» spiegano in Arcivescovado. Ore 21, novanta minuti in diretta con gli ascoltatori, a condurre negli studi di Erba il direttore della seguitissima emittente mariana, padre Livio Fanzaga. «Sconcerto», è la parola più frequente di chi interviene: com’è possibile che un arcivescovo vada su Raiuno a dire che per la Chiesa, al momento, non c’è stato nessun evento soprannaturale né a Civitavecchia, né a Medjugorje? In realtà, Bertone sa quel che dice: braccio destro di Ratzinger, accademico di diritto canonico ed ecclesiastico, inviato del Papa a Fatima per i funerali di suor Lucia, ha seguito tutta l’istruttoria sulle apparizioni in Erzegovina e conosce la storia della Madonnina che lacrima sangue nel Lazio. Non nega il diritto a pregare la Vergine in quei luoghi, ci mancherebbe, ma «deplora gli eccessi di fanatismo, come i manifestini distribuiti in diverse chiese, nei quali si assicura anche la possibilità di assistere a un’apparizione della Madonna, il 18 marzo, a ora stabilita».
Apriti cielo. I devotissimi dei miracoli si scatenano in radio e in una quindicina di mail alla Curia di Genova: «Non condivido minimamente quanto si è detto sul fatto che le apparizioni siano programmate come uno show» (Aldo); «Bertone ha detto che non ha mai incontrato di persona i veggenti, almeno su questo non risulta informato » (Efisio); «il cardinal Bertone non è stato per niente chiaro»; «ne sapeva più il giornalista Socci di lui»; «i luoghi dove affrontare certi argomenti non sono certi salotti televisivi, non mi pare che quello di Vespa sia la Cattedra di Pietro» (salomone@mediacomm.it)... Da Civitavecchia ci si mette anche un altro vescovo, Girolamo Grillo: «Se Bertone avesse letto il mio dossier—commenta velenoso —, avrebbe appreso che non ho mai parlato di evento soprannaturale, bensì di evento inspiegabile, per cui ritengo che l’arcivescovo di Genova abbia scoperto soltanto l’acqua calda».
Nella Genova fidelis, anche fra i preti ribelli poco amati in Curia, si sta con l’arcivescovo. «Già i Dogi dedicavano i loro atti alla Madonna — dice don Andrea Gallo, l’amico diDe André e dei poveri —, qui s’è incoronata la Vergine "Regina della città".Ma la tradizione è più sobria: alla Madonna della Guardia, dove ci fu un’apparizione, i genovesi vanno di nascosto, magari di notte. Io poi, s’immagini, non vado nemmeno a Lourdes. Ha ragione il cardinale a prendersela con Radio Maria: fa propaganda martellante, una crociata. Ma che cosa aspettano a richiamarla? Se io raccomando ai ragazzi il preservativo, mi convocano subito in tribunale ecclesiastico. Se loro usano la Madonna per chiedere soldi, nessuno fa nulla. Quella radio è una patata bollente. E non è la voce di Maria, perché approfitta d’un certo fanatismo, un po’ come i maghetti in tv che sfruttano il dolore della gente». Meno severo don Gianni Baget Bozzo, che di Radio Maria è collaboratore: «La Chiesa non è obbligata ad accettare un fatto miracoloso e, su Medjugorje, Bertone dice le cose legittime che dice anche il vescovo di Mostar. E’ eccessivo che l’attacchino così. Però, hanno anche qualche ragione... ». Chi? «Quelli che vanno a Medjugorje o a Civitavecchia. Magari non è vero nulla. Ma perché avvilire gente, in fondo, che vuole solo pregare la Madonna?».
Francesco Battistini
I PELLEGRINI I visitatori hanno superato i venti milioni. Negli ultimi anni gli arrivi si sono succeduti con un ritmo di circa duemila al giorno
IL VATICANO «Non è certo che si tratti di apparizioni»: così sono stati spesso scoraggiati i pellegrinaggi
Civitavecchia IL MISTERO Il 2 febbraio di dieci anni fa una bambina di Civitavecchia, Jessica Gregori, notò delle lacrime di sangue sul volto di una statuetta della Madonna acquistata a Medjugorje
LE LACRIME Il 10 febbraio le analisi confermano che si tratta di sangue umano. Il 15 marzo la statuina, sulla quale indaga la magistratura, lacrima nelle mani del vescovo Grillo IL DOSSIER Dieci anni dopo un dossier della diocesi ammette di non avere alcuna spiegazione razionale del fenomeno
LE INTERVISTE Zuccolini Roberto
ROMA - «Una cosa assurda, la Madonna non parla mica a comando o appare ad appuntamento come in un palinsesto televisivo». Il presidente delle Acli, Luigi Bobba, si sdegna di fronte ai fedeli medjugoriani che, come denuncia la curia genovese, organizzano pellegrinaggi fissando l' ora del previsto miracolo. E dà ragione al cardinale Tarcisio Bertone. La diocesi parla di «eccessi di fanatismo». «Fa bene a non alimentare tutto ciò che sa di miracolismo. Si tratta di cose che hanno poco a che fare con la fede perché molto diverse dal credere evangelico nei miracoli». Vuole dire che fenomeni come quelli di Medjugorje o di Civitavecchia non saranno mai canonizzati? «Dico solo che non hanno ancora avuto un riconoscimento da parte delle autorità ecclesiastiche. Occorre attendere». Nel frattempo però migliaia di persone si recano nei luoghi dove sarebbe apparsa la Madonna, dove avrebbe parlato o lacrimato. «Bisogna avere rispetto per chi ritrova la fede accostandosi a questi fenomeni. In questo senso si può parlare comunque di segni importanti: c' è chi, attraverso pellegrinaggi di massa o visite individuali, può riscoprire una dimensione spirituale della propria vita che aveva perso e dare un senso nuovo a ciò che fa ogni giorno. Ma è un' altra cosa rispetto a Madonne che parlano a comando». R. Zuc.
Rovente polemica tra il Cardinal Bertone e “Radio Maria”
A cura di Federico Bona
Monsignor Tarcisio Bertone, l’Arcivescovo di Genova, Canavesano di Romano, è balzato agli onori delle cronache per una rovente polemica con l’emittente radiofonica “Radio Maria”, molto ascoltata, ma vista con un fondo di scetticismo anche da gran parte del mondo cattolico.
La presunta pietra dello scandalo sono le dichiarazioni rilasciate dal Cardinale nel corso del suo intervento alla trasmissione televisiva di RaiUno “Porta a Porta”, condotta da Bruno Vespa. In quell’occasione Monsignor Bertone ebbe a esprimere il suo scetticismo in merito alle apparizioni di Medjugorje e di Civitavecchia.
Apriti cielo! Gli ascoltatori di Radio Maria sono letteralmente insorti, tempestando la redazione di e-mail e telefonate di protesta. Un vero linciaggio morale che Monsignor Bertone non ha potuto accettare e al quale ha replicato con un duro comunicato ufficiale. «Sono state – si legge nel documento - reazioni scomposte e offensive di fedeli e sacerdoti che si definiscono "medjugorjani" e anche da parte della stessa Radio Maria, attacchi non certo compatibili con i fautori di un’autentica devozione mariana». Tarcisio Bertone ha poi spiegato di non voler negare a nessuno il diritto di pregare la Madonna dove meglio crede, ma di condannare, senza appello, tutti gli eccessi di fanatismo, anche quelli legati al nome della Madre di Gesù.
Nella sua difesa il porporato ha dimostrato il carattere e il “polso” che lo contraddistinguono fin da quand’era ragazzo e che lo hanno portato a ricoprire incarichi di primissimo piano nel mondo della Chiesa: è stato per anni il “braccio destro” del Cardinale Ratzinger, a seguire per conto del Vaticano delicate faccende come il “caso Milingo”, i segreti di Fatima e la questione Alì Agca. Inoltre, anni addietro, proprio Monsignor Bertone ha seguito in prima persona l’istruttoria sulle apparizioni di Medjugorje e, in tema di devozione mariana, è stato inviato del Papa a Fatima per i funerali di suor Lucia.
A fronte delle polemiche di Radio Maria, il clero genovese si è schierato al fianco del suo Arcivescovo, senza mezze misure: «Ha ragione il Cardinale a prendersela con Radio Maria – è il commento di don Andrea Gallo, il “prete dei poveri” noto per la sua amicizia con Fabrizio De André—: fa propaganda martellante, una crociata. Ma che cosa aspettano a richiamarla? Se io raccomando ai ragazzi il preservativo, mi convocano subito in tribunale ecclesiastico. Se loro usano la Madonna per chiedere soldi, nessuno fa nulla. Quella radio è una patata bollente. E non è la voce di Maria, perché approfitta d’un certo fanatismo, un po’ come i maghetti in tv che sfruttano il dolore della gente»
Dall'intervista di Mons. Ratko Peric, Vescovo di Mostar-Duvno, pubblicato dal bollettino pastorale mensile delle diocesi di Mostar-Duvno e Trebinje-Mrkan, sul nr. 4/2006, dopo la sua "visitatio Ad Limina" tra il 23 ed il 28 febbraio 2006
LA SOLENNITA' DEL CORPO E SANGUE DI CRISTO Medjugorje, 15.VI.2006 di Monsignor Ratko Peric PDF Estratto:
III. - “Le apparizioni”. Innanzitutto, il fatto che qualcuno si confessa sinceramente e riceve devotamente la santa comunione in questa chiesa parrocchiale e che tale persona nella sua anima sente la gioia, grazie al perdono di Dio, lo salutera' ogni fedele e lo attribuira' a Dio, fonte di ogni grazia. Ma sara' attento di non passare, in maniera illogica e inconseguente, da tale fatto di grazia alla conclusione: “Io mi sono confessato, mi sento bene, ora sono convertito, dunque la Madonna appare a Medjugorje!” Tale fedele e penitente e' comunque obbligato a confessarsi, frequentare gli altri sacramenti, osservare tutti i comandamenti al di la' del fatto se le apparizioni private siano riconosciute o meno.
Secondo, io non sarei un ministro responsabile del Mistero del Corpo e del Sangue di Cristo se non avvertissi, anche oggi pubblicamente, anche da questo luogo e in questa occasione, tutto il mondo interessato che in questa Chiesa locale di Mostar-Duvno esiste qualcosa come uno scisma: un gruppo di sacerdoti, dimessi dal Governo generale dei Frati minori dall'Ordine francescano a causa della loro disobbedienza al Santo Padre gia' da anni mantiene in maniera violenta piu' chiese parrocchiali ed uffici con l'inventario ecclesiastico. In tali parrocchie essi operano non solo illegalmente ma amministrano i sacramenti sacrilegamente, ed alcuni anche invalidamente, come sono la confessione e la cresima oppure assistono ai matrimoni invalidi. Tale prassi antiecclesiastica deve essere scioccante per tutti noi. Ugualmente tale scandalo del sacrilegio dei sacramenti, specialmente del Santissimo Corpo di Gesu', dovrebbe essere scioccante anche per i fedeli che si confessano invalidamente davanti a tali sacerdoti e assistono alle Messe sacrileghe. Preghiamo il Signore di togliere quanto prima di mezzo di noi questo scandalo e scisma.
Terzo, sono grato al Santo Padre, sia a Papa Giovanni Paolo II, di b. m. sia a Benedetto XVI, gloriosamente regnante, i quali hanno sempre rispettato la posizione dei vescovi di Mostar-Duvno, sia del defunto sia dell'attuale, riguardo alle presunte “apparizioni” e “messaggi” di Medjugorje, restando sempre fermo il pieno diritto al Sommo Pontefice di pronunziarne l'ultimo verdetto. E questa posizione dei vescovi, dopo tutte le indagini canoniche, si puo' riassumere in queste frasi:
1 - Medjugorje e' una parrocchia cattolica nella quale si realizza la vita liturgica e pastorale come nelle altre parrocchie di questa Diocesi di Mostar-Duvno. E nessuno e' autorizzato ad attribuire il titolo ufficiale di “santuario” a questo luogo, eccetto la Chiesa.
2 - In base alle indagini ecclesiastiche sugli avvenimenti di Medjugorje non si puo' affermare che si tratti delle apparizioni o rivelazioni soprannaturali. Questo significa che la Chiesa finora non ha accettato nessuna apparizione ne' come soprannaturale ne' come mariana.
3 - Nessun sacerdote che opera canonicamente in questa parrocchia di Medjugorje o che sia di passaggio e' autorizzato a presentare la sua opinione privata, contraria alla posizione ufficiale della Chiesa sulle “apparizioni e messaggi”, ne' in occasione delle celebrazioni dei sacramenti, ne' durante gli atti di pieta' soliti, ne' nei mezzi di comunicazione cattolici.
4 - I fedeli cattolici non sono solo liberi dall'obbligo di credere nella veracita' delle “apparizioni” ma devono sapere che non sono permessi i pellegrinaggi ecclesiastici, ne' ufficiali ne' privati, ne' personali ne' comuni, dalle altre parrocchie, se presuppongono l'autenticita' delle “apparizioni” o se con cio' autenticassero tali “apparizioni”. Chi fa ed insegna diversamente, non agisce e non insegna secondo lo spirito della Chiesa.
5 - In base alle indagini e prassi finora avute, come vescovo locale ritengo che riguardo agli avvenimenti di Medjugorje per tutti questi 25 anni non e' accertata, a livello ecclesiastico, nessuna “apparizione” della Madonna come autentica. Il fatto che nel corso di questi 25 anni si parla di decine di migliaia delle “apparizioni”, non attribuisce nessuna autenticita' a tali eventi, secondo le parole dell'attuale Santo Padre, udite durante l'udienza concessami il 24 febbraio u.s., alla Congregazione per la dottrina della fede hanno sempre suscitato la domanda come possano essere credibili per un credente cattolico. Soprattutto non ci appaiono come autentiche se gia' si sa in anticipo che le presunte “apparizioni” avverranno:
ad una persona ogni anno il 18 marzo, ma avra' anche le “apparizioni” ogni 2 del mese, con i “messaggi” che puoi anche tu aspettare, secondo la procedura abituale;
ad un'altra avverra' ogni giorno dell'anno, ma - come se questo non fosse sufficiente - e percio' di aggiunta ogni 25 del mese una “apparizione” particolare ed anche una specie di comunicato al pubblico che anche tu puoi prevedere e aspettare;
ad una terza apparira' ogni 25 di dicembre, per il Natale, anche con il comunicato simile ai gia' menzionati;
ad una quarta persona “apparira'” ogni anno il 25 giugno, e cio' con un certo comunicato;
agli altri due ogni giorno con i “messaggi” che si possono prevedere perche' sono varianti dei simili contenuti. Tale fatto ed alluvione delle presunte apparizioni, messaggi, segreti e segni non confermano la fede ma ci convincono ancor di piu' che in tutto questo non e' accertato niente di autentico e veritiero.
Percio' responsabilmente invito quelli che dicono di se di essere “veggenti” come anche quelli che formulano i “messaggi” di mostrare l'obbedienza ecclesiastica e di cessare con tali pubbliche comparse e comunicati in questa parrocchia. Con cio' manifesteranno loro dovuto senso ecclesiale non mettendo le “apparizioni” private e le comunicazioni private sopra la posizione ufficiale della Chiesa. La fede e' una cosa seria e responsabile. La Chiesa e' una istituzione seria e responsabile.
Per l'intercessione della Beata Vergine Maria, la piu' grande portatrice dei doni dello Spirito di Dio e la quale per l'opera dello Spirito Santo nel suo grembo ha concepito, e ha dato al mondo, la Seconda Persona Divina, Cristo Gesu', il quale ci da' il suo Santissimo Corpo e Sangue per la vita eterna, voglia Lui - Via Verita' e Vita - aiutarci affinche' la verita' sulla Beata Vergine, Madre sua e Madre della Chiesa, Sede della Sapienza e Specchio della Giustizia, risplenda in tutto il suo splendore in questa nostra parrocchia e diocesi, senza alcuna mescolanza delle cose non degne della fede, e tutto in conformita' all'immutabile dottrina e prassi della Chiesa. Amen.
L' imbroglio di Medjugorje. Le false apparizioni della madonna di Raffaele Ascheri (Controinchiesta sulle false apparizioni della Madonna organizzate a Medjugorje dai frati francescani erzegovinesi, una messinscena definita tale anche dai vescovi di Mostar-Duvno monsignor Pavao Zanic e monsignor Ratko Peric. Con tutti i retroscena denunciati dai due vescovi ma censurati dagli agiografi delle "apparizioni" e nascosti dalla potente lobby medjugoriana)
COMUNICATO STAMPA FR. RANIERO CANTALAMESSA O.F.M. CAP. NON GUIDERÀ IL RITIRO SPIRITUALE A MEDJUGORJE Mostar 18.6.2007
Quei primi 10 giorni che hanno fatto Medjugorje (dal nuovo libro di Joachim Bouflet 6-2007)
MEDJUGORJE è tutto falso di Marco Corvaglia
ATTI DELLA CONFERENZA EPISCOPALE TOSCANA RIGUARDO MEDJUGORJE
6.5.2008 Medjugorje, l’atto d’accusa del Vescovo-esorcista. Monsignor Gemma: “Le apparizioni della Madonna? Tutto falso: i veggenti mentono sotto ispirazione di Satana per arricchirsi economicamente”
Posizione della Santa Sede sulle «Apparizioni» di Medjugorje Ingegner Franco Adessa 3.6.08 www.effedieffe.com
Annuncio Cancelleria della Curia episcopale di Mostar del 27.06.2008 - HTML - cbismo.com
Il miracolo di Medjugorje 3.7.08 Dario Terzic osservatoriobalcani.org
Lo status canonico del Rev. fra Tomislav Vlašic, OFM - Fra Tomislav Vlašic „nel contesto del fenomeno Medjugorje“ - originale in DPF
I docili folli di Medjugorje + Vaticano, un vademecum di Benedetto XVI su apparizioni mariane (01.2009)
MEDJUGORJE E LA SCIENZA (1°): Scienza mortificata e veggenti in fuga di Marco Corvaglia
Fa sempre discutere il direttore di Radio Maria 19.4.09
PADRE TOMISLAV VLASIC RIDOTTO ALLO STATO LAICALE
Crolla il mito di Medjugorje
Il Vaticano fa sua la posizione del Vescovo di Mostar
In occasione della visita del card. Schönborn a Medjugorje 2.1.2010
Anche il Cardinale Saraiva scettico sulle apparizioni di Medjugorje: “L’ultima parola spetta alla Santa Sede ma non hanno nulla a che vedere con Fatima: potrebbe essere un inganno del demonio” papanews.it
LE DEVIAZIONI DI MEDJUGORJE 25.1.2010
Scuse e indagini su Medjugorje
Your Excellency,
PRO DOCTRINA FIDEI
Pr. No 154/81-06419
Palazzo del S. Officio
May 26, 1998
To His Excellency
Mons. Gilbert Aubry
Bishop of Saint-Denis de la Reunion
Excellency:
In your letter of January 1, 1998, you submitted to this Dicastery several questionsabout the position of the Holy See and of the Bishop of Mostar in regard to the so calledapparitions of Medjugorje, private pilgrimages and the pastoral care of the faithful whogo there.
In regard to this matter, I think it is impossible to reply to each of the questionsposed by Your Excellency. The main thing I would like to point out is that the Holy Seedoes not ordinarily take a position of its own regarding supposed supernatural phenomenaas a court of first instance. As for the credibility of the "apparitions" inquestion, this Dicastery respects what was decided by the bishops of the former Yugoslaviain the Declaration of Zadar, April 10, 1991: "On the basis of the investigationsso far, it can not be affirmed that one is dealing with supernatural apparitions andrevelations." Since the division of Yugoslavia into different independent nationsit would now pertain to the members of the Episcopal Conference of Bosnia-Hercegovina toeventually reopen the examination of this case, and to make any new pronouncements thatmight be called for.
What Bishop Peric said in his letter to the Secretary General of "FamilleChretienne", declaring: "My conviction and my position is not only 'non constatde supernaturalitate,' but likewise, 'constat de non supernaturalitate' of the apparitionsor revelations in Medjugorje", should be considered the expression of the personalconviction of the Bishop of Mostar which he has the right to express as Ordinary of theplace, but which is and remains his personal opinion.
Finally, as regards pilgrimages to Medjugorje, which are conducted privately, thisCongregation points out that they are permitted on condition that they are not regarded asan authentification of events still taking place and which still call for an examinationby the Church.
I hope that I have replied satisfactorily at least to the principal questions that youhave presented to this Dicastery and I beg Your Excellency to accept the expression of mydevoted sentiments.
Archbishop Tarcisio Bertone
[Secretary to the "Congregatio", presided over by CardinalRatzinger]
H. Em. Card. Vinko PULJIĆ, Archbishop of Vrhbosna, President of the Episcopal Conference (Bosnia-Herzegovina)
Today’s man feels the urgent need for hope. The tragic events of the century we left behind underline this, like the various threats such as intolerance and indifference, rising over the horizon of this newly begun century. The problems that harass today’s humanity are many and not easily resolved. The Church’s concrete answer to these problems is the courageous and persevering proclamation of the Gospel of Christ and His message of forgiveness, of reconciliation and of peace; His message of peace for each individual and for all the Peoples.
The privileged witness of this message is the Bishop, a man who in virtue of being the authentic successor of the Apostles has placed himself at the service of the Gospel; a man who has become the teacher and the shepherd of the brothers, available for constant and trusting dialogue, joyful in his own vocation.
As pertains to the Church in Bosnia-Herzegovina, its Shepherds commit themselves, together with their priests, consecrated persons and faithful laity, to make their witness become the leaven of society and to make it possible to transmit the light of the Gospel into the economic, social and political realities of their Nation. While most of the consecrated persons operating on the territory of the local ecclesial districts remain faithful to the charism of their Institutes and commit themselves without reservation to the promotion of apostolic works, for the good of the Church and civic society; unfortunately, certain members of the Order of Franciscan Friars Minor and those expelled try to impose their own points of view in the individual Dioceses, substituting the authentic charisms of their Institute with pseudo-charisms, a serious threat for the Church and for her organizational and doctrinal unity. Suffice it to recall the sad events last summer when the protagonists of the aforementioned Order and a self-declared bishop: an old-style Catholic deacon expelled from his community, or a systematic disobedience to the same religious persons who for years have been in the Diocese of Mostar-Duvno.
Today, we can painfully see that the world is divided. This division concerns various sectors and has various origins. Unfortunately, there are also divisions in the Church, the Mystical Body of Christ and the universal sacrament of salvation. There is a growing consciousness that division veils the gaze toward the future.
Overcoming the divisions existing in the Church and in today’s world offers a special charge of hope to today’s humanity. The Church must not remain divided and is called to being one, holy, Catholic and apostolic; she is called to be communion and remaining united on the local as well as the universal level, always with the Successor of Peter at her head. Thanks to the Gospel, the Church presents herself to the world as a vital force capable of making it more united. In light of this, ecumenical dialogue re-acquires a new impetus. The same can be said about interreligious dialogue.
Europe can no longer be divided into Eastern and Western Europe. The world cannot remain divided between North and South, between rich and developed nations and poor and underdeveloped nations. The Nations cannot continue to be divided into civil Nations and Nations considered uncivil.
The answer to the divisions in today’s world is the sincere dialogue between Nations and Peoples. No matter what the theme or the reason for dialogue, both sides are always involved. There can be no dialogue if one of the parts is not an active participant.
A great contribution to the commitment for overcoming the existing divisions could be given particularly through the means of social communication, which are capable of also being the privileged means for the proclamation of the Gospel. Those who work with these means and those who direct them have a great responsibility.
Bishop's Sermon about Our Lady and Medjugorje "apparitions"
THE IMMACULATE HEART OF MARY
Medjugorje, July 1, 2000
Dear candidates for Confirmation and God-loving faithful:
Yesterday we celebrated the Solemnity of the Sacred Heart of Jesus in various places in our two Dioceses. Today the Church celebrates the liturgical memory of the Immaculate Heart of Mary. This celebration used to fall on the 22nd of August (I recall with gratitude to God, that I chose to celebrate my First Mass on that day in 1969). For many years now this memory is celebrated the day after the Solemnity of the Sacred Heart, one after the other, and rightfully so. Today’s memory moves us to say a few words on the Blessed Virgin Mary, who was filled with the Holy Spirit and to especially refer to her motherly heart. Holy Scripture twice mentions Mary’s motherly heart:
1) After the events regarding Jesus’ birth, Saint Luke writes: “Mary kept all these things, pondering them in her heart” (Lk 2:19).
2) After the encounter in the temple, when Jesus was 12 years old, Saint Luke writes once again: “his mother kept all these things in her heart” (Lk 2:51). This is truly a simple, motherly and humane reaction! She kept all these events with gratitude inside her and reflected upon them with love in her motherly heart. In both, the first and second, occasions, not only words are mentioned which Mary heard, since the Greek original rhemata means words, news, teaching, events, memories. The Madonna pondered upon these events in her heart, just as one ponders upon the glorious mysteries of the rosary, keeps them as a great treasure, thanks God and prays to Him that she may thoughtfully unite them in her mind and heart. Mary surely spoke of these events to Jesus when he grew up. She also could have heard directly from him and experienced during his and her lifetime, the full meaning of these memories and events. The Gospels contain a few moments where Mary speaks up, asks questions and says a prayer. For instance, the Gospels of St. Matthew and St. Mark do not contain any of Mary’s direct words. In the Gospels of St. Luke and St. John, there are a few, five or six of her direct interventions.
1) In Nazareth she asked the archangel Gabriel: “How can this be, since I have no husband?” (Lk 1:34). And when the angel explained in his own way how this will come about, then she
2) accepted and said: “Let it be to me according to your word” (Lk 1:38). This word of the Madonna, we Catholics say at least once if not three times a day, when we pray the Angelus.
3) The Magnificat is her prayer of praise and thanksgiving, which follows the Old Testament way of the Samuel's mother Anne, arranged in ten lines: “My soul magnifies the Lord, and my spirit rejoices in God my Saviour… and his mercy is on those who fear him from generation to generation…” (Lk 1:46-56). This prayer of praise we priests, religious and sisters pray or sing each evening during the liturgy of the hours. Then come two words which Mary puts to Jesus:
4) When he was 12 years old, while at the temple, when they found him, she said: “Son, why have you treated us so? Behold, your father and I have been looking for you anxiously” (Lk 2:48), which we heard in today’s gospel reading.
5) and at the beginning of Jesus’ public ministry, at Cana of Galilee, during a wedding banquet: “They have no wine” (Jn 2:3). Right after this
6) she said to the servants: “Do whatever he tells you” (Jn 2:5). There could be other similar occasions in the future.
Regarding these few lines where Mary directly asks, speaks or prays something, and other moments when she listens to others and in which she is described as Virgin and Mother, tons of theological books have been written, innumerous Marian conferences have been held and many Masters’ and Doctoral theses on Mariology have been defended. These biblical words are the foundation of our faith and relationship to Mary as Mother of Jesus and exemplary believer in God. She is an example and guide in this faith. We especially appreciate Mary’s words that God’s mercy is on those who fear him, on those who have a sense of fear of God and his commandments. Dear candidates for Confirmation, remember to pray today and always for the gift of fear of God which comes from the Holy Spirit!
When one keeps this in mind, and arrives at a biblical knowledge of Mary as the humble and silent Virgin, as a worried and prudent Mother, who ponders upon all these events in her heart and speaks very little of it, then a true believer can only remain amazed at the talk that here in Medjugorje, for almost twenty years now, day by day, Mary has been presumably “appearing” for five, ten or fifteen minutes to so-called “seers”; that she is presumably handing something over: in the form of so-called “messages”, or “ten secrets”, it’s not sure if there are exactly ten, if each person has received the same number, or if there are six times more, meaning that each person received a different amount.
Does this mean that this “apparition” up until this time has appeared 6,940 times (19 years multiplied by 365/6 days)? And that constantly, every day, she is speaking, and that only once in a month she leaves a “message”, and thanks the so-called “seers” for responding to her call? And this has been going on for almost twenty years now, and could keep on going another ten, twenty or even more years?
The official statements of the Church, starting from the local Bishop up to the Bishops' Conference has not in this case recognized a single “apparition” as authentic. The Church has clearly declared that it is impossible to affirm that these events involve supernatural apparitions. For this reason I wrote decisively and clearly on 14 February 1998 to the local pastor: “Therefore, let no official church premises belonging to the parish be used for these so-called, presumed and imagined “apparitions” which have never been recognized nor accepted by the Catholic Church”. The parish priest willingly obeyed. Therefore I hereby declare with no doubt in my mind, as the local Ordinary and Bishop, that not a single so-called “apparition” nor so-called “message” convinces me that these events involve supernatural appearances. Messages on peace and grace, regarding fasting and prayer, on love and the need for penance are already known at the most official levels of the Bible teachings and those of the Church.
And what are we to do with the acclaimed “spiritual fruits”? Dear believers, in whichever church you enter in order to pray to God with faith, sincerely confess and repent for your sins, and piously receive Holy Communion, you may receive spiritual fruits. Candidates for Confirmation receive the sevenfold gift of the Holy Spirit, not because they are in Medjugorje, or Mostar or Rome, but because it is conferred upon them by an authorized minister of the Church. No one in the right mind who believes in God would every say that in those parishes around the world where the sacraments are celebrated and received legitimately, there will be no spiritual fruits. Wherever the Holy Spirit is found there will be spiritual fruits as well!
The Catholic Church in her mission of teaching and upholding the truth of salvation, is not influenced by large or small numbers of peoples or nations present. She holds instead, to that which God has revealed about himself, on mankind, and on Mary of whom we believe and hold - that she was immaculately conceived, - that she is the Mother of God; according to the Father’s plan in time, by conceiving through the Holy Spirit, she gave birth to our Saviour Jesus Christ, the Son of God, the Second Person of the Holy Trinity, - that she remained a Virgin always, - that she was taken up body and soul into the glory of heaven, The Church upholds and believes that the Blessed Virgin Mary can appear, and that she has appeared at different times in history and also that up to this day there is no proof nor convincing arguments that she ever appeared in a supernatural way in Medjugorje.
All of us, you candidates for Confirmation and the rest of us, should pray to the Blessed Virgin Mary, the Mother of Jesus and our spiritual mother, that through the love of her Immaculate Heart she intercede for us before the Father, that through her motherly care, she watch over us, over this parish, our Diocese and the entire world.
+ Ratko Perić, diocesan Bishop
Medjugorje after 21 Years (mdaviesonmedj.com) Latest statement on Medjugorje from Bishop Ratko Peric 2.17.04
……. Recommending you in prayer to the Lord, I remain, respectfully yours, Ratko Peric Mediation may end dispute at Caritas (March 8, 2005) Medjugorje - A True Confession From the interview of Msgr. Ratko Peric, Bishop of Mostar-Duvno, released to the “Crkva na kamenu” /The Church on the Rock/, monthly pastoral bulletin of the Dioceses of Mostar-Duvno and Trebinje-Mrkan, nr. 4/2006, pp. 22-24, after his “visitatio Ad Limina” from 23 to 28 February 2006 S. Em. R. Card. Vinko PULJIĆ‚ Arzobispo de Vrhbosna y Presidente de la Conferencia Episcopal (Bosnia-Herzegovina) El hombre de hoy siente una necesidad urgente de esperanza. Lo ponen en evidencia los trágicos acontecimientos del siglo que hemos pasado, como también las diversas amenazas, sobre todo las de la intolerancia y de indiferencia, que se alzan en los horizontes de este nuevo siglo apenas iniciado. Los problemas que agobian a la humanidad de hoy son múltiples y de difícil solución. La respuesta concreta de la Iglesia a tales problemas es el valiente y perseverante anuncio del Evangelio de Cristo y de su mensaje de perdón, de reconciliación y de paz; de su mensaje de esperanza para cada persona y para todos los pueblos. El semanario 'Globus' afirma por su parte que Benedicto XVI es 'adversario de Medjugorje' terra.es Una declaración actualizada del obispo Ratko Peric - rtf - Word - pdf Extracto de la entrevista de Mons. Ratko Peric, Obispo de Mostar-Duvno, publicada en “Crkva na kamenu” (La Iglesia sobre la Roca), boletín pastoral mensual de las diócesis de Mostar-Duvno y Trebinje-Mrkan, n° 4/2006, pág. 22-24, después de su visita Ad Limina del 23 al 28 de febrero de 2006 - PDF S.Em. le Card. Vinko PULJIĆ, Archevêque de Vrhbosna, Président de la Conférence des Evêques (Bosnie et Herzegovine) L’homme d’aujourd’hui éprouve un besoin urgent d’espérance. Cela est bien mis en évidence par les tragiques événements du siècle qui vient de s’achever, et par les diverses menaces, surtout celles de l’intolérance et de l’indifférence, qui se présentent à l’horizon de ce nouveau siècle à peine commencé. Les problèmes qui assaillent l’humanité d’aujourd’hui sont multiples, et leur solution n’est pas simple. La réponse concrète de l’Eglise à ces problèmes est l’annonce courageuse et persévérante de l’Evangile du Christ et de son message de pardon, de réconciliation et de paix; de son message d’espérance pour chaque individu et pour tous les peuples. Chers confirmands, chers fidèles, † Ratko Peric, Evêque diocesain Faussaires de Dieu Benoît XVI moins mystique et plus rationnel que Jean Paul II voila.fr MEDJUGORJE Secrets, messages, vocations, prieres, confessions, commissions Maynooth, Dublin, le 17 février 2004
The following is the English language text of the concluding segment of the letter sent by the Diocesan Bishop of Mostar, Msgr. Ratko Peric, to Fra Jozo Zovko OFM on 26 June 2004, Prot. N. 843/2004, containing the Bishop’s decision to prohibit Fr. Zovko from exercising all priestly functions in the Diocese. The full text of the letter was published earlier in the Vrhbosna, Official Newsletter of the Bishops’ Conference of Bosnia-Herzegovina in N. 3/2004, p.293-298.
You go one step further by stating in your two letters that “it undoubtedly follows that by hearing the confessions of the faithful in the Diocese or throughout the world, I am not violating any law of the Church”, thereby denying everything that the previous Bishop Msgr. Žanić decreed, which I then reaffirmed and publicized on many occasions, as has been mentioned.
Besides this, you mistakenly conclude that I am not ready to offer you any pastoral duty on the territory of these dioceses and therefore you consider that it would be “ineffective” to have a “meeting and conversation”. What I sought from you was to fulfil some concrete conditions beforehand, which you did not do, as is mentioned above.
Hence, your interpretation of “Medjugorje” is not in accord with the decision and the request of the Congregation.
Furthermore, in accordance with the norms of the Code of Canon Law, particularly can. 1336 § 1 n. 2, and can. 1338 § 2, to defend this local Church from your abuse, whilst not entering into the religious discipline of your congregation, and having in mind your constant disobedience in this local Church and your lack of respect towards the decisions of the Diocesan Bishops, I hereby declare that within the territory of the Dioceses of Mostar-Duvno and Trebinje-Mrkan, you have no faculties to exercise any priestly functions, especially no faculty to hear confessions.
As the Diocesan Bishop, I invite you once again, as I have done many times in the past, to regularize your priestly standing if you wish to live and work in this local Church.
I shall gladly show you here in Mostar, all available documentation that is found in this Chancery Office regarding your illicit pastoral activities as well as your moral life, upon receiving your written request.
You are hereby notified that this decision shall be published in the next issue of Vrhbosna, the Official Newsletter of the dioceses of Bosnia-Herzegovina.
Bishop
Confidential settlement ends Caritas suits 4/7/2005 al.com
The Associated Press
BIRMINGHAM, Ala. (AP) — A confidential settlement has been reached in a lawsuit against the Caritas religious group by former members who claimed they were brainwashed and drained of assets.
The settlement, mediated by Birmingham lawyer Arthur Hanes Jr., also settled similar suits involving Caritas in federal and state courts in California and Florida.Terry Colafrancesco of Shelby County, near Birmingham, founded Caritas as a resident organization after a 1988 visit from an Eastern European woman who reported visitations from the Virgin Mary in Colafrancesco's cow pasture.
The visions were similar to those she reported experiencing for two decades in her homeland (MEDJUGORJE).
Marija Pavlovic Lunetti has returned periodically over the last 17 years and reported more visions. Her last visit, in May, drew thousands of people from across the country, and donations flow to Caritas from around the world. Lunetti is scheduled to return to Caritas in August.In a lawsuit filed in 2001, several former Caritas residents and parents of residents accused Colafrancesco and Caritas of fraud, misrepresentation, undue influence, intentional infliction of emotional distress and false imprisonment.
They claimed that Colafrancesco enticed devout Catholics to Caritas and then drained their assets.Caritas' lawyer, Daniel Burnick, told The Birmingham News for a story Thursday that "all litigation between the parties has been resolved to the satisfaction of all parties involved. The terms and conditions of the resolution are to be kept confidential, as agreed on by all parties."Burnick confirmed that the settlement also included suits brought against Caritas by California anti-cultist Phillip Kronzer, who was bankrolling the Shelby County action, and countersuits against Kronzer brought by Caritas."I'm glad it's over," plaintiff Laura Flynn said from her Michigan home. She said the parties to the suit were forbidden to discuss the terms of the settlement.
Medjugorje - Msgr. Ratko Peric, bishop of Mostar-Duvno
MEDJUGORJE: GEHEIMNISSE, BOTSCHAFTEN, BERUFUNGEN, GEBETE, BEICHTEN, KOMMISSIONEN
Believers feel the presence of the Virgin Mary in one man's vision macon.com Jan. 30, 2006
... E. Michael Jones, the author of "The Medjugorje Deception: Queen of Peace, Ethnic Cleansing and Ruined Lives," calls it one of the greatest hoaxes of the 20th Century.The visions of Mary were orchestrated by Franciscan priests in the town parish, St. James, because the local diocese did not want to give them jurisdiction over certain parishes, Jones argues. Local bishops have declared the apparitions to be inauthentic.Then Medjugorje got caught up in geopolitics.1981 was a time of flux in Yugoslavia. Tito, the communist strongman who was able to hold together the country's ethnic groups for decades, had died a year earlier. The visions provided fuel for anti-communism as well as Croatian nationalism that flared up in the 1990s war.The tourism industry, Jones said, also has become a cash cow. "You had basically a whole series of intersecting circles here," said Jones, a Catholic who said he does believe the Virgin's 1917 appearances in Fatima, Portugal, were authentic.His Croatian heritage and love of Mary led Rev. Philip Pavich, a Franciscan priest and native Iowan, to request a transfer to St. James parish. For 13 years, he ministered to English-speaking pilgrims and heard confessions up to six hours a day.But a few years after arriving, he came to the conclusion that the visions were not the Virgin. For one, the seers were disobeying church commands - including the bishop's request that they not receive their apparitions in St. James. He also decided the messages they were relaying contained "classic New Age jargon" inconsistent with Catholic doctrine."If anyone wanted to believe it, I did," said Pavich. "I changed my life upside down to go there. So it ended up a big disappointment to me."The faithful may have powerful religious experiences in Medjugorje, he said, but "they lose all sense of critical judgment because they're anesthetized by some nice feeling. I think they're bound by a guilt ... that they cannot declare this to be inauthentic because they feel like they're denying the grace that they received."And those spinning suns? "That's a light show on your retina," he said.Dragicevic answers doubters simply: He says he'll pray for them. Most people he meets do believe, he said."Before I came, I was hemming and hawing, hemming and hawing, Should I go? Should I go?" Marianne Faraone, 33, said. "And after going, I feel a complete peace. I don't even know how to describe it. She was actually there with us in the room.""Her message is very simple and I don't know if people came here expecting to see fireworks," said Vickie Mazur, 60. "But that's not what it is. It's the peace and the love that came through."The Virgin Mary's remedy for a "spiritually dying" world, Dragicevic explains, is indeed simple."Every mother has to repeat herself and every mother teaches," he said. "A mother has to repeat herself so the children will not forget.""`Don't talk about peace, but begin to live peace,'" he quoted her as saying. "`Don't talk about prayer but begin to live prayer.' Many times she has repeated the words: pray, pray, pray."
SOLEMNITY OF THE MOST HOLY BODY AND BLOOD OF CHRIST MEDJUGORJE, 15.VI. 2006
Bosnian bishop urges Medjugorje visionaries to stop claims - or Indian Catholic
Stop Medjugorje Marian apparition claims, bishop tells visionaries
Bishop Urges Medjugorje's Marian Visionaries to End Claims
Posted on July 11, 2006 www.totalcatholic.com
By The Universe: A Bosnian bishop has urged six Marian visionaries at Medjugorje to stop their claims that they havee seen apparitions of the Virgin Mary.
Bishop Ratko Peric of Mostar-Duvno, said the church "has not accepted, either as supernatural or as Marian, any of the apparitions" said to have been witnessed by a group of people from Medjugorje.”"As the local bishop, I maintain that regarding the events of Medjugorje, on the basis of the investigations and experience gained thus far throughout these last 25 years, the church has not confirmed a single apparition as authentically being the Madonna," he said. He then called on the alleged visionaries and "those persons behind the messages to demonstrate ecclesiastical obedience and to cease with these public manifestations and messages in this parish."
The bishop made his comments at a Mass at Medjugorje’s St James’ church, adding that But Bishop Peric said in his homily that the "so-called apparitions do not strengthen the faith, but rather further convince us that in all of this there is nothing either authentic or established as truthful."
Bishop Peric said his views, and those of his predecessor, Bishop Pavao Zanic, who was also opposed to the claims, were supported by the pope. He expressed appreciation to Popes Benedict and John Paul II, "who have always respected the judgments of the bishops of Mostar-Duvno, of the previous as well as the current bishop, regarding the so-called apparitions and messages of Medjugorje, all the while recognizing the Holy Father's right to give a final decision on these events."
Cardinal says commission to review alleged apparitions at Medjugorje Jul-24-2006
Disinformations from Rene Laurentin
FR. RANIERO CANTALAMESSA WILL NOT DIRECT SPIRITUAL RETREAT IN MEDJUGORJE June 18, 2007
O. RANIERO CANTALAMESSA, O.F.M. CAP. NE PREDVODI DUHOVNE VJEŽBE U MEÐUGORJU
Papal preacher won't lecture in Medjugorje after bishop nixes plan catholicnews.com 6.20.07 - or catholic.org
Medjugorje, just the facts (semperficatholic.com)
Cases of demonic possesion in Medjugorje
Situation of Medjugorje (March 2008) - Press Release of the Bishops of Tuscany about Medjugorje
The Medjugorje Illusion 5.26.2008
PRESS RELEASE REGARDING THE ALLEGED COMMISSION ON MEDJUGORJE 27 June 2008
The Canonical status of Rev. Father Tomislav Vlasic, OFM - Fra Tomislav Vlasic “within the context of the Medjugorje phenomenon” 2008-08-31
Upcoming CDF instruction on apparitions? January 13, 2009 - A Vatican gag order for Marian visionaries? Jan 14, 2009
Bishop's letter to sr. Elvira, and reply 15.12.2008
THE BISHOP’S LETTER TO THOSE IN CHARGE OF THE “OASIS OF PEACE” COMMUNITY IN MEDJUGORJE 27.2.2009
Medjugorje bishop emphasizes: don’t view alleged apparitions as 'worthy of faith' September 29, 2009
Statement regarding the visit of Card. Schönborn to Medjugorje 1.2.2010
From Petrus: Cardinal Saraiva is also a skeptic on Medjugorje
Critic of Apparitions Theologian Manfred Hauke suggests Medjugorje to be Supernatural 2.23.2010 ministryValues.com
MEDJUGORJE—THE ACTUAL SITUATION 3.2010 by Mark Waterinckx
Visions of the Virgin fuel Croat fervour in Medjugorje 20 August 2010 BBC
medjugorjedocuments.blogspot.com
X ASAMBLEA GENERAL ORDINARIA DEL SÍNODO DE LOS OBISPOS 30 de settiembre-27 de octubre 2001
El testigo privilegiado de dicho mensaje es el obispo, hombre que en cualidad de heredero auténtico de los Apóstoles se ha puesto al servicio del Evangelio; hombre que se ha hecho maestro y pastor de los hermanos, disponible al diálogo constante y a coloquios de confianza, contento de la propia vocación.
En lo que concierne a la Iglesia en Bosnia-Herzegovina, sus pastores se comprometen siempre con sus sacerdotes, consagrados y fieles laicos para hacer que su testimonio se convierta en levadura de la sociedad y esté en grado de transmitir la luz del Evangelio en las realidades económicas, sociales y políticas de su país. Mientras la mayor parte de los consagrados que obran en el territorio de las circunscripciones eclesiásticas locales permanecen fieles al carisma de su Instituto y se comprometen sin reservas en la promoción de la obra apostólica, del bien de la Iglesia y de la sociedad civil, algunos miembros de la Orden de los Hermanos Menores Franciscanos, o aquellos que fueron expulsados, intentan, desgraciadamente, imponer el proprio punto de vista a cada diócesis, sustituyendo los carismas auténticos con los pseudocarismas, una amenaza seria para la Iglesia y para su unidad organizativa y doctrinal. Baste recordar los tristes eventos que el verano pasado han visto como protagonistas a algunos miembros de la susodicha Orden y a un obispo autoproclamado: un diácono veterocatólico expulsado de su comunidad o un sistemática desobediencia de los mismos religiosos, desde hace años en la diócesis de Mostar-Duvno.
Con dolor se puede constatar que el mundo de hoy está dividido. Dicha división concierne varios sectores y tiene diversos orígenes. Hay, desafortunadamente, también las divisiones dentro de la Iglesia, Cuerpo místico de Cristo y sacramento universal de salvación. Crece la conciencia que la división ofusca la mirada hacia el futuro.
Superar las divisiones existentes en la Iglesia y en el mundo actual ofrecerá una carga especial de esperanza a la humanidad de nuestro tiempo. La Iglesia no puede permanecer dividida pues está llamada a ser una, santa, católica y apostólica; está llamada a ser comunión y a permanecer unida tanto a nivel local como a nivel universal, siempre con el Sucesor de Pedro a la cabeza. Gracias al Evangelio, la Iglesia se presenta al mundo como una fuerza vital capaz de hacerlo más unido. Así, el diálogo ecuménico recobra un nuevo vigor. Lo mismo vale para el diálogo interreligioso.
Europa no puede permanecer dividida entre Europa oriental y Europa occidental. El mundo no puede permanecer dividido entre Norte y Sur, entre países ricos y desarrollados y países pobres y menos desarrollados. Las naciones no pueden continuar a estar divididas en naciones civiles y en naciones no consideradas civiles.
La respuesta a la división del mundo actual es el diálogo sincero entre las naciones y los pueblos. Cualquiera que sea el tema o el motivo del diálogo, las dos partes están siempre implicadas. No hay diálogo si la otra parte no participa activamente.
Una notable contribución al compromiso para superar las divisiones existentes podrían darlo, de forma especial, los medios de comunicación social, los cuales están en grado de ser también medios privilegiados para el anuncio del Evangelio. Todos los que operan con estos medios y todos cuantos los dirigen tienen una gran responsabilidad.
PAPA-CROACIA 20-04-2005
Clero cree que también este Papa será gran amigo de Croacia
El clero croata considera que el Papa Benedicto XVI será también un gran amigo de la católica Croacia como lo fue el Papa Juan Pablo II, según asegura el arzobispo de Makarska y Split, Marin Barisic.
'Estoy seguro de que invertirá todos sus esfuerzos en apoyar la entrada de Croacia en la Unión Europea, a donde pertenecemos', comenta Barisic en declaraciones que recoge el rotativo 'Jutarnji List' de hoy.
El semanario 'Globus' afirma por su parte que Benedicto XVI es 'adversario de Medjugorje', popular santuario mariano en el sur de Bosnia-Herzegovina en que supuestamente la Vírgen se aparece a varios 'videntes' y que el Vaticano no ha reconocido.
'Globus' recuerda que el entonces cardenal Ratzinger advirtió en 1995 de que en 'los lugares de aparición que todavía son objeto de investigación están prohibidas las peregrinaciones oficiales'.El primer ministro croata, Ivo Sanader, y el presidente, Stjepan Mesic, saludaron y felicitaron anoche la elección del nuevo Papa y señalaron que se trata de una persona que seguirá el camino de Juan Pablo II.
Diocesis de Mostar-Duvno - (www.cbismo.hr)
Ultima parte de la homilía de Mons. Ratko Peric, Obispo de la Diócesis de Mostar-Duvno (Bosnia-Herzegovina) Medjugorje, 15.6.2006
Medjugorje e Frei Cantalamessa 22.6.2007
EL PADRE RANIERO CANTALAMESSA NO PREDICARA UN RETIRO ESPIRITUAL EN MEDJUGORJE - WORD - PDF
X ASSEMBLÉE GÉNÉRALE ORDINAIRE DU SYNODE DES ÉVÊQUES 30 septembre-27 octobre 2001
Le témoin privilégié de ce message est l’évêque, un homme qui en sa qualité d’héritier authentique des Apôtres, s’est mis au service de l’Evangile; un homme qui s’est fait maître et pasteur pour ses frères, disponible au dialogue constant et aux colloques sincères, heureux de sa vocation.
En ce qui concerne l’Eglise qui est en Bosnie et Herzégovine, ses Pasteurs s’efforcent, en collaboration avec ses prêtres, ses consacrés et ses fidèles laïcs, de faire de leur témoignage un ferment pour la société, et d’insuffler la lumière de l’Evangile dans les réalités économiques, sociales et politiques de leur pays. Alors que la plus grande part des consacrés qui opèrent sur le territoire des circonscriptions ecclésiastiques locales restent fidèles au charisme de leur Institut et s’engagent sans réserve pour la promotion de l’oeuvre apostolique, le bien de l’Eglise et celui de la société civile, quelques membres appartenant à l’Ordre des Frères Mineurs Franciscains ou qui en ont été expulsés cherchent, malheureusement, à imposer leur propre point de vue aux divers diocèses, en remplaçant le charisme authentique par des pseudo-charismes, une menace sérieuse pour l’Eglise et pour son unité organisationnelle et doctrinale. Il suffit de rappeler les tristes événements dont ont été les protagonistes, l’été dernier, quelques membres dudit Ordre et un évêque autoproclamé: un diacre vétéro-catholique expulsé de sa communauté, ou encore la désobéissance systématique dont font preuve ces mêmes religieux depuis des années dans le Diocèse de Mostar-Duvno.
Avec douleur, il faut constater que le monde d’aujourd’hui est divisé. Cette division concerne différents secteurs et des causes diverses. Il y a malheureusement aussi des divisions dans l’Eglise, corps mystique du Christ et sacrement universel de salut. La conscience que la division ternit la vision de l’avenir augmente.
Le dépassement des divisions existant dans l’Eglise et dans le monde actuel donnera une impulsion spéciale d’espérance à l’humanité de notre temps. L’Eglise ne peut pas rester divisée: elle est appelée à être une, sainte, catholique et apostolique; elle est appelée à être communion et à rester unie tant au niveau local qu’universel, avec toujours le Successeur de Pierre à sa tête. Grâce à l’Evangile, l’Eglise se présente au monde comme une force vitale capable de le rendre plus uni. Dans cette lumière, le dialogue oecuménique retrouve un nouvel élan, ainsi que le dialogue interreligieux.
L’Europe ne peut pas rester divisée entre Europe de l’Est et Europe de l’Ouest. Le monde ne peut pas rester divisé entre Nord et Sud, entre pays riches et développés et pays pauvres et moins développés. Les nations ne peuvent pas continuer à être divisées en nations civiles et nations qui ne sont pas considérées comme civiles.
La réponse aux divisions du monde d’aujourd’hui est un dialogue sincère entre les nations et les peuples. Quel que soit le thème ou le motif du dialogue, il engage toujours les deux parties. Il n’y a pas de dialogue sans la participation active de l’autre partie.
Une contribution remarquable à l’engagement pour surmonter les divisions existantes pourrait venir tout particulièrement des moyens de communication sociale, qui peuvent devenir des moyens privilégiés pour annoncer l’Evangile. En ce sens, les opérateurs des médias et ceux qui les dirigent ont une grande responsabilité.
Homélie de l'Evêque diocèsain à l'occasion de la Confirmation à Medjugorje Fête du Coeur immaculé et douloureux de Marie
1er juillet 2000
Hier nous avons célebré la solennité du Sacré-Coeur de Jésus dans divers endroits de nos diocèses. Aujourd'hui, l'Eglise célèbre la mémoire liturgique du Coeur Immaculé de Marie. Cette fête avait lieu autrefois le 22 août (c'est la raison pour laquelle je rends grâces à Dieu car j'ai choisi cette date pour dire ma première Messe en 1969). Depuis plusieurs années cette fête est célébrée à juste titre le jour qui suit la solennité du Sacré-Coeur de Jésus. La mémoire d'aujourd'hui nous amène à dire quelques mots à propos de la Bienheureuse Vierge Marie, qui a été comblée du Saint Esprit et à propos de son Coeur de Mère. La Sainte Ecriture fait deux fois références au coeur de Marie:
1) Saint Luc écrit au sujet des événements qui entourent la naissance de Jésus: "Marie conservait toutes ces choses dans son coeur" (Lc 2,19).
2) Saint Luc écrit de nouveau, lorsque Jésus à l'age de 12 ans est recouvré dans le temple: "Et sa mère gardait fidèlement toutes ces choses dans son coeur" (Lc 2,51). Cette réaction est véritablement humaine. Elle conservait toutes ces choses avec gratitude, à l'intérieur d'elle-meme, et elle y pensait avec amour dans son coeur de mère. Dans les deux cas, il ne s'agit pas suelement de "paroles" que Marie a entendues, mais bien plus, il s'agit selon l'expression grecque de "rhémata" qui signifie "paroles, faits ou nouvelles, enseigneument, événements, memoires". La Vierge conservait ces choses en son coeur comme elle l'aurait fait pour les mystères du Rosaire, elle les garde comme un trésor, elle loue et rend grâces à Dieu, tout en restant unie à ces mystères par la pensée et par le coeur. Marie ha parlé de ces événements lorsque Jésus a grandi. Elle a aussi entendu Jésus parler de ces événements, et elle a fait l'expérience du sens profonds de ces mêmes événements. L'évangile conteint d'autres passages où Marie parle, pose des questions ou bien prie. Par exemple dans l'évangile selon saint Matthieu ou celui selon saint Marc, on ne trouve pas de "paroles" dites directement par la Vierge. Dans l'évangile selon saint Luc ou selon saint Jean, au contraire, Marie s'exprime directement à plusieurs reprises: cinq ou six fois.
1) A Nazareth la Vierge demande à l'Archange Saint Gabriel: "comment cela sera-t-il, puisque je ne connais pas d'homme?" Et lorsque l'Ange lui explique ave ses mots comment cela se réalisera, elle
2) accepta et dit: "Qu'il m'advienne selon ta parole" (Lc 1,38). Ces paroles de la Vierge, nous les catholiques, nous les disons trois fois par jour lorsque nous prions l'Angelus.
3) Le Magnificat est la prière de la Vierge Marie, elle est son action de grâce qui reprend les paroles d'Anne, la mère de Samuel, dans l'Ancien Testament: "Mon âme exalte le Seigneur, et mon esprit exulte de joie en Dieu mon Sauveur... Sa miséricorde s 'étend de générations en générations sur ceux qui le craignent" (Lc 1,46-56). Nous prêtres, les religieux ou les religieuses nous récitons cette prière tous les soirs lors des vêpres durant la liturgie des heures. De plus Marie s'adresse à Jésus à plusieurs reprises:
4) Lorsque les parents de Jésus retrouvèrent Jésus dans le temple, Marie dit alors: "Mon enfant, pourquoi nous as-tu fait cela? Vois! Ton père et moi, nous te cherchons angoissés" (Lc 2,48), qui est la lecture de l'Evangile d'aujourd'hui;
5) et au débout de la vie publique de Jésus, à Cana en Galilée, au cour d'un mariage, la Vierge Marie dit alors: "Il n'ont plus de vin" (Jn 2,3), et après cela elle dit:
6) "Faites tout ce qui'il vous dira" (Jn 2,5). Des choses semblables ont pu se produir dans les événements ulterieurs. A propos des paroles, questions, réponses ou prières de Marie ou bien au sujet des autres passages où elle est présentée comme la Vierge ou la Mère de Dieu, de nombreux ouvrages théologiques ont été écrits; d'innombrables conférences se sont tenues sur le même sujet, et de nombreuses thèses de doctorat en mariologie furent defendues. Ces paroles bibliques sont le fondement de notre foi et constituent le rapport que nous avons à Marie en tant que Mère de Jésus et exemple de "croyant en Dieu". Marie est l'exemple et le guide de notre foi. Nous aimons et méditons les paroles de Marie puisque c'est la miséricorde de Dieu qui se manifeste et qui s'étend sur ceux qui le craignent, sur ceux qui ont le sens de la crainte de Dieu et de ses commandements. Chers Confirmands, souvenez-vous de prier aujourd'hui et toujours pour obtenir le don de Crainte de Dieu qui nous est donné par le Saint Esprit! Si quelqu'un garde cela présent à l'esprit et comprend que Marie dans les Ecritures est une Vierge humble et silentieuse, mais aussi une Mère prudente et soucieuse du bien, qui médite tous ces événements dans son coeur et en parle peu, alors ce croyant véritable ne peut que s'étonner du fait que, ici même à Medjugorje pendant à peu près vingt ans, Marie serait prétendument "apparue" aux soi-disant "voyants" chaque jour pendant cinque, dix ou quinze minutes; qu'elle aurait remis des prétendus "messages" ou "dix secrets"; dont il n'est pas prouvé qu'ils fussent au nombre de dix, puisque selon les protagonistes ce nombre aurait varié! Est-ce que cela signifie que ces prétendues "apparitions" ait eu lieu 6.940 fois (19 années multipliées par 365 ou 366 jours)? Et d'une manière constante, chaque jour, elle aurait "parlé" et une fois par mois seulement elle aurait delivré un "message", et remercié les prétendus "voyants" d'avoir répondu à son appel? Et ceci dure depuis à peu près vingt ans, et pourrait encore avoir lieu pendant dix ou vingt ans?
La déclaration officielle de l'Eglise, comprenant celle de l'Evêque Diocèsain et celle de la Conférence des Evêques, n'a pas reconnu une seule de ces apparitions comme "authentique". l'Eglise a donc declaré qui'il est impossible d'affirmer que ces événements puissent être en lien avec des "apparitons surnaturelles". C'est pourquoi j'ai écris d'une manière claire et décisive au pasteur local le 14 février 1998: "c'est pourquoi aucun local appartenant à la paroisse ne doit être utilisé pour les prétendues, présumées et imaginaires apparitions qui n'ont jamais été reconnues par l'Eglise Catholique et encore moins acceptées". Le pasteur a obéi. C'est pourquoi je déclare, en conscience, en tant qu'Evêque et Ordinaire du lieu, qu'aucune de ces prétendues apparitions ou soi-disant messages peuvent me convaincre d'un éventuel caractère surnaturel. Les messages de paix et de grâces, concernant le jeûne ou la prière, les messages de charité ou la necessité de faire pénitence sont d'ailleurs contenus dans la révélation biblique et dans l'enseignement de l'Eglise.
Et qu'est-ce à dire des prétendus "fruits spirituels"? Chers fidèles, dans n'importe quelle église où vous entrez pour prier Dieu avec foi, si vous vous confessez, si vous vous repentez de vos péchés et si vous recevez la Sainte Communion alors vous recevrez des fruit spirituels. Les confirmands reçoivent les sept dons du Saint Esprit, non parce qui'ils sont à Medjugorje, ou à Mostar, ou à Rome, mais parce que le sacrament de confirmation est conféré par un ministre de l'Eglise qui en a le pouvoir. Personne ne peut dire qu'un tel sacrament, légitimement reçu, ne porte pas de fruits spirituels. Partout où le Saint Esprit agit, il y a des fruits spirituels! L'Eglise Catholique, dans sa mission d'enseignement et de maintien de la vérité du salut n'est pas influencée par un petit ou un grand nombre de peuples ou de nations en prèsence. En revanche l'Eglise maintient que, selon ce que Dieu a revelé de lui même, Marie... est l'immaculée conception, est la Mère de Dieu, et selon le dessein de Dieu, elle a conçu du Saint Esprit et mis au monde notre Sauveur Jésus Christ, le Fils de Dieu, la Deuxième Personne de la SaiteTrinité, elle est toujours Vierge, elle a été assomptée au ciel, corps et ame.
L'Eglise maintient et croit que la Bienheureuse Vierge Marie peut apparaître et qu'elle est apparue à differents moments dans l'histoire, et qu'actuelment il n'y a aucune preuve ni aucun argument convaincant pour qu'elle soit apparue d'une manière surnaturelle à Medjugorje.
Nous tous ici présents, vous chers confirmands et nous fidèles, nous devons prier la Bienheurueuse Vierge Marie, la Mère de Jésus et notre Mère spirituelle, pour que par son Coeur Immaculé, elle intèrcede pour nous auprès du Père et par sa sollicitude maternelle, elle nous garde, elle protège notre paroisse, notre diocèse et le monde entier.
CE QUE DIT L’EGLISE AU SUJET DES FAITS DE MEDJUGORJE
Désinformations de la part de René Laurentin
La Face cachée de Medjugorje
Récente déclaration de Mgr Peric, évêque de Mostar, sur Medjugorje à Maynooth
21-04 13:38:28 Le cardinal et théologien Joseph Ratzinger, devenu pape sous le nom de Benoît XVI, a une foi moins mystique et plus rationnelle que son prédécesseur Jean Paul II, dont le pontificat a été marqué par un culte fervent à la Vierge Marie, soulignent des théologiens catholiques.
Benoît XVI "est vraiment un professeur dans l'âme", mais "il n'a jamais eu beaucoup de contacts avec le peuple", souligne Cristian Weisner, président de "Nous sommes l'Eglise", un mouvement international engagé dans le renouveau de l'Eglise sur la base du concile Vatican II.Il relève que dans sa Bavière natale, la religion était plus terre à terre que dans la Pologne nationaliste et mystique de Karol Wojtyla.
Le passé comme le caractère du nouveau pape laissent penser que l'expression de sa foi sera plus réservée que celle de Jean Paul II, estiment des théologiens de l'université Grégorienne de Rome, un prestigieux institut jésuite.Dès le premier jour, Benoît XVI a marqué sa différence par rapport à son prédécesseur, avec lequel il travaillait depuis 1981 comme préfet de la congrégation pour la doctrine de la foi.Le discours très construit qu'il a prononcé mercredi, à la fin de sa première messe avec les cardinaux qui l'avaient élu la veille, était théologiquement solide, fondé sur l'enseignement du Christ.
Alors que Jean Paul II se référait constamment à la vierge Marie, au point d'irriter les protestants et les anglicans qui ne vouent pas un culte particulier à la mère du Christ, Benoît XVI a fait une seule référence à la fin de son discours à "la maternelle intercession de la très sainte Marie".Le précédent pape était également très attaché au culte des reliques et a créé plus de saints que tous ses prédécesseurs réunis.Nul ne sait encore si Benoît XVI poursuivra sur la lancée de son prédécesseur, mais il sera intéressant de voir comment il répondra à la pression populaire en faveur d'une canonisation rapide de Jean Paul II.Lors des obsèques de Jean Paul II, alors que de la foule massée place Saint-Pierre montait le cri "Santo subito" (saint tout de suite), le cardinal Ratzinger avait terminé son homélie par une concession à la religiosité populaire.
"Nous pouvons être sûrs que notre pape bien-aimé est maintenant à la fenêtre de la maison du Père, qu'il nous voit et qu'il nous bénit", avait-il dit.Un prêtre qui le connaît bien souligne qu'après avoir passé plus de vingt ans à Rome, l'ancien préfet de la congrégation pour la doctrine de la foi a appris à faire comme les Romains, c'est-à-dire "ne jamais dire non, mais en faire à sa tête".
Mais lors d'une récente visite à l'institut biblique pontifical de Rome, Joseph Ratzinger avait été très critique envers le culte, soutenu par certains courants de l'Eglise, autour des "apparitions" de la Vierge à Medjugorje, en Bosnie Herzégovine, n'hésitant pas à qualifier ces apparitions de canular.
En 1996, le cardinal Ratzinger s'était également employé à démentir l'existence de toute prophétie apocalyptique dans le "troisième secret de Fatima", le texte de prédiction des enfants bergers portugais qui, le 13 mai 1917, virent l'apparition de la Sainte Vierge.
Selon Christian Weisner, le nouveau pape "est dominé par la théologie de Saint Augustin et de Saint Thomas d'Aquin, et par la philosophie grecque concernant les rapports du corps et de l'âme".
Extrait de la Messe de l'Évêque Ratko Peric à Medjugorje le 15.6.2006
Medjugorje, réaction de l'évêque de Mostar-Duvnon cathoblog.org - L’évêque de Medjugorje veut mettre un terme à la publicité liée aux apparitions catho.be DU NOUVEAU SUR MEDJUGORJE Aletheia n°94 - 29 juillet 2006
Le cas Medjugorje, entretien avec Yves Chiron
Le site marial de Medjugorje au crible du Vatican
Apparitions : la préséance aux évêques
Ces dix jours qui ont fait Medj' aux sources des apparitions de Medjugorje
LE PERE RANIERO CANTALAMESSA NE DIRIGERA PAS UNE RETRAITE SPIRITUELLE A MEDJUGORJE - WORD - PDF
Aletheia n° 115 de Yves Chiron
Medjugorje: la position officielle de l’Église 11.4.2008
BOSNIE-HERZÉGOVINE • La Vierge suspecte de Medjugorje 13.1.2009
MEDJUGORJE: GEHEIMNISSE, BOTSCHAFTEN, BERUFUNGEN, GEBETE, BEICHTEN, KOMMISSIONEN
Eine Einschätzung von Medjugorje durch den Ortsbischof Peric aus Mostar
So etwas wie ein Schisma (kreuz.net, Medjugorje)
Vatikanische Kommission 21. Juli 2006
Päpstlicher Hofprediger kommt nicht nach Medjugorje kreuz.net 19.6.2007
Eine interessante Beilage über Medjugorje und die charismatische Bewegung
Ein absolut diabolisches Phänomen Kreuz.net 12.5.2008