Lo status canonico del Rev. fra Tomislav Vlašic, OFM www.cbismo.com/index.php?mod=vijest&vijest=226 - originale in DPF

Vescovo, 2008-08-31

La Congregazione per la Dottrina della Fede, con Lettera prot. 144/1985-27164, del 30 maggio 2008, mi ha incaricato, in qualità di Vescovo locale di Mostar-Duvno, di informare la comunità diocesana sullo status canonico di fra Tomislav Vlasic, fondatore dell’aggregazione ”Kraljice mira potpuno Tvoji - po Mariji k Isusu”.
            Nella Lettera, firmata dal Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, arcivescovo Angelo Amato, sta scritto:
            „Nel contesto del fenomeno Medjugorje, questo Dicastero sta trattando il caso del Rev. P. Tomislav Vlasic, OFM, originario di codesta regione e fondatore dell’aggregazione ‘Kraljice Mira, potpuno tvoji - po Mariji k Isusu’.
            Con Decreto del 25 gennaio 2008, debitamente intimato, questo Dicastero imponeva severe misure cautelari e disciplinari al Rev. Vlasic.
            Notizie non infondate, giunte a questa Congregazione, rivelano che il religioso in parola non abbia ottemperato, neppure parzialmente, all’obbedienza ecclesiastica richiesta dalla delicatissima situazione in cui versa, mentre si appura che svolge solerte attività in codesta diocesi di Mostar-Duvno e nei territori pertinenti, dando vita ad opere di religione, edifici ed altro.
            Poiché il Rev. Vlasic è incorso nella censura dell’interdetto latae sententiae riservato a questo Dicastero, prego l’E.V., per il bene dei fedeli, di informare la comunità della condizione canonica del P. Vlasic, e, nel contempo, di relazionare circa la situazione in merito…”.
 
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            Si tratta del fatto che la stessa Congregazione della Santa Sede ha applicato le sanzioni ecclesiastiche nei confronti del R. P. Tomislav Vlašić, come risulta dal Decreto della Congregazione (prot. 144/1985), del 25 gennaio 2008, firmato dal Cardinale William Levada, Prefetto, e dall’Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione, e il “Concordat cum originali”, del 30 gennaio 2008, verificato da msgr. John Kennedy, ufficiale della Congregazione.
            Il Decreto è notificato al R. P. fra Tomislav Vlašić in Curia Generale OFM a Roma, il 16 febbraio 2008, e l’intimazione è stata controfirmata dal Ministro Generale dei Frati Minori, Padre fra José R. Carballo, Ordinario del Padre Vlašić.
 
            Nel Decreto della Congregazione sta scritto che il R. P. Tomislav Vlašić, è chierico dell’Ordine dei Frati Minori - fondatore dell’aggregazione „Kraljice Mira, potpuno tvoji - po Mariji k Isusu“ e coinvolto nel “fenomeno Medjugorje'' -segnalato alla Congregazione “per divulgazione di dubbie dottrine, manipolazione delle coscienze, sospetto misticismo, disobbedienza ad ordini legittimamente impartiti ed addebiti contra sextum”.
            Studiato il caso, la Congregazione nel suo Congresso particolare ha decretato le sanzioni al R. P. fra Tomislav Vlašić, come segue:
„1.       È fatto obbligo di dimora in una domus Ordinis della regione Lombardia (Italia) determinata dal Ministro Generale dell’Ordine, da attuarsi entro trenta giorni dalla legittima intimazione del presente decreto;
2.         È interdetta ogni relazione con la comunità ‘Kraljice Mira…’ e con i suoi membri;
3.         È vietato effettuare negozi giuridici e agire negli organismi amministrativi sia canonici che civili senza licenza scritta ad actum del Ministro Generale dell’Ordine e sotto la responsabilità dello stesso;
4.         È fatto obbligo di seguire un iter formativo teologico-spirituale con valutazione finale e, previa recognitio di questo Dicastero, emissione della professio fidei;
5.         Sono proibiti l’esercizio della ‘cura d’anime’, la predicazione, i pubblici interventi ed è revocata la facoltà di confessare fino alla conclusione di quanto disposto al numero precedente, salva la valutazione di merito.
 
Alla violazione dell’obbligo di dimora (n. 1) e dei divieti menzionati ai nn. 3 e 5 è annessa la sanzione dell’interdetto (ex can. 1332) latae sententiae, riservato alla Sede Apostolica.
            Si ammonisce il Rev. Vlasic che in caso di contumacia si procederà al processo penale giudiziale in vista di più aspre sanzioni, non esclusa la dimissione, considerati anche i sospetti di eresia e scisma nonché di atti scandalosi contra sextum, aggravati da motivazioni mistiche.
            Il Rev. Vlašić rimane sotto la giurisdizione diretta del Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori che provvederà alla vigilanza tramite il Superiore locale o altro Delegato”.
           
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            Ai sacerdoti, religiosi, religiose ed altri fedeli nelle Diocesi di Mostar-Duvno e Trebinje-Mrkan, nonché a tutti a cui spetta “nei territori pertinenti”, si porta a conoscenza in quale status canonico versa il R. P. fra Tomislav Vlašić.
            Con particolari ossequi
+ Ratko Perić, vescovo, m.p.
don Ante Luburić, cancelliere, m.p.


Fra Tomislav Vlašic „nel contesto del fenomeno Medjugorje“ www.cbismo.com/index.php?mod=vijest&vijest=225

Cancelliere, 2008-08-31

Dato che il caso del Padre fra Tomislav Vlasić, ofm, secondo la Lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede, nr. 144/1985-27164, del 30 maggio 2008, esposto nella Circolare del Vescovo, prot. 930/2008, dell’8 luglio 2008, si menziona “nel contesto del fenomeno Medjugorje”, vorremmo informare i sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli delle Diocesi di Mostar-Duvno e Trebinje-Mrkan del coinvolgimento del Rev. Vlašić nel caso di Medjugorje, tenendo presente anche quel che è riportato nel libro “Ogledalo Pravde”.[1]
             Tomislav Vlasic nacque a Sovići, parrocchia Gorica (Erzegovina), il 16 gennaio 1942. Come membro della Provincia francescana erzegovinese fu ordinato sacerdote il 26 luglio 1969. Prima di venire a Medjugorje, fra Tomislav faceva il vice-parroco a Čapljina. Già allora è stato noto come “carismatico” che radunava i sacerdoti, le suore e i laici ai sospettosi ritiri spirituali carismatici. 
            Maggio 1981. Nel maggio 1981 il “padre Vlašić si era recato a Roma per un congresso internazionale degli esponenti del Movimento Carismatico. Durante il congresso aveva chiesto ad alcuni dei presenti di pregare con lui per la guarigione della Chiesa in Jugoslavia. Una religiosa, suor Briege McKenna che si era unita alla preghiera, ebbe visione: vide Padre Vlašić seduto e circondato da una grande folla; attorno a lui, nel luogo dove era seduto, scorrevano ruscelli d’acqua. Un altro religioso, Emile Tardiff, O.P., disse in profezia: ‘Non abbiate paura, vi manderò mia Madre’. Dopo un paio di settimane, la Madonna cominciò ad apparire a Medjugorje”.[2]
            - Cio vuol dire che l’origine e la fonte del fenomeno Medjugorje dovrebbe essere ricercato innanzi tutto nel contesto dei trasferimenti degli esponenti del Movimento Carismatico!
            Settembre 1981. P. Vlasić si è trasferito, all’insaputa e senza il permesso del Vescovo locale da Čapljina a Medjugorje già nel settembre 1981 - due mesi dopo l’inizio delle cosiddette “apparizioni” - come si evince dal registro dei battesimi impartiti da lui. Egli ha cominciato a condurre la “Cronaca della parrocchia” sin dall’11 agosto 1981, solo che la scrittura della Cronaca “non è stata prima della fine dell’ottobre 1981.“[3] Il Provincialato ha proposto P. Vlašić il 19 luglio 1982 a “coadiutore spirituale di Medjugorje”. Il Vescovo Žanić, non sapendo la sua vita morale, ha rilasciato il decreto, 27 luglio dello stesso anno, sul suo trasferimento a Medjugorje. Sin dall’inizio P. Vlašić ha accompagnato i “veggenti”. E quando si è trovato come vice-parroco ufficiale a Medjugorje, si è presentato anche come loro “direttore spirituale”.
            Dicembre 1983 – Giuramento. Il Vescovo Žanić ha visitato Medjugorje il 16 ottobre 1983 interessandosi del Diario della “veggente” Vicka Ivanković e della Cronaca della parrocchia per poter giudicare sul fenomeno. Fra Tomislav consegna la Cronaca ma nega l’esistenza del Diario della “veggente”. Dice di poter giurarne sulla croce. Poi egli viene in Curia diocesana a Mostar, il 14 dicembre 1983, e davanti al Vescovo giura sulla croce di non aver avuto tra le mani il diario di Vicka e di non saperne che un tale diario esista. Però un Diario esisteva, il che è comprovato dalla stessa Cronaca della parrocchia condotta da fra Tomislav, e dalla sua lettera inviata al Vescovo, il 21 dicembre 1983.
            In un colloquio nel 1983 egli ha informato il teologo svizzero Hans Urs von Balthasar: “I ragazzi (“veggenti”) hanno deciso di entrare nel convento ma aspettano il momento che solo loro sanno”.[4] Nel convento è entrato solo Ivan Dragićević, ed anche lui, dopo meno di due anni nei seminari minori a Visoko e Dubrovnik, l’ha lasciato.
            Nella lettera del 13 aprile 1984 si presenta al Papa come colui che "Per Divina Provvidenza guida i veggenti di Medjugorje”. Lo avvisa che “la Madonna continua a raccontare la sua vita ai veggenti” e informa il Santo Padre: “mi trovo a Roma da 29 aprile al 10 maggio per una riunione internazionale. So che siete molto occupati, però se mi potete ricevere per qualche minuto, avrei da dirvi dei punti cardini sulle apparizioni.”
La seconda lettera di sei pagine, è stata inviata al Papa due settimane dopo, e contiene i "messaggi": "Il tempo è vicino. Andiamo verso la fine."
Il Rev. Vlasić scrive il 22 agosto 1984 al Vescovo Žanić che il 2000o compleanno della Madonna è il 5 agosto di quell’anno! Già il 4 e 5 agosto si è radunata una gran folla a Medjugorje per “celebrare” il “compleanno” della Madonna.
- Probabilmente il “Mladifest” (incontro dei giovani) che si tiene all’inizio dell’agosto è un ricordo di codeste fandonie medjugorjane di P. Tomislav Vlašić.
Il Vescovo Žanić ha pubblicato, il 30 ottobre 1984, la sua Posizione in cui ha esposto alcuni fatti suindicti di fra Tomislav Vlašić, chiamadolo “mistificatore e mago carismatico”.
L’Arcivescovo Frane Franic nell’intervista a fra Slavko Barbarić, il 18 dicembre 1984, di fra Tomislav Vlašić ha tratto un’“impressione profonda”: “È su un cammino di santità che ne caratterizza il distacco e la forza interiore”.[5]
Fra Tomislav Vlasic scrive all'inizio del 1985 a un suo "carissimo fratello" il quale è stato in Vaticano (msgr. Hnilica?), chiedendo la protezione riguardo al Vescovo e spiega: Bisognerebbe attivare anche tutti gli altri (gli studiosi, teologi, vescovi, cardinali...) Dobbiamo riconoscere che satana può agire nelle strutture della Chiesa."
- Purtroppo, lo stesso P. Vlašić – secondo l’autentica documentazione della sua associazione – ha cagionato degli spiriti immondi a Medjugorje, per cui i suoi atti sono appesantiti con motivazioni di misticismo.
Fra Tomislav si è trasferito da Vitina in Italia, a Parma, dove nel 1987 ha fondato, insieme alla tedesca Agnes Heupel (come "Chiara e Francesco" letteralmente scrive T. Vlašić)[6] un’associazione mista chiamata "Regina della pace, siamo completamente tuoi. Per Maria a Gesù". D'allora il nome di fra Tomislav Vlašić non era più sull'elenco dei Frati Minori della Provincia di Erzegovina. Ma il suo nome era collegato con il nome di Marija Pavlović che nel febbraio 1988 è entrata nell’associazione del P. Vlašić. Lì fra Tomislav ha intromesso le sue dita “carismatiche”. Infatti, egli nel suo opuscolo “Una chiamata” ha scritto: ”Fra le altre cose ho posto una domanda alla Madonna tramite Marija Pavlović, Marija mi ha portato la risposta della Madonna, dell’8 marzo 1987: ”Questo è il disegno di Dio”.[7] Al termine dell’opuscolo anche Marija ha riportato la propria testimonianza, scrivendo: “Come vedete, la Madonna ha dato il programma per la comunità: Regina della pace, siamo pienamente Tuoi, per Maria a Gesù e guida questa comunità per mezzo di p. Tomislav e Agnes, attraverso la quale vengono i messaggi per la comunità”.[8]
Però la detta affermazione di fra Tomislav e la “testimonianza” di Marija sono state radicalmente smentite nella sua dichiarazione scritta di proprio pugno, l’11 luglio 1988, “davanti a Dio, davanti alla Madonna e alla Chiesa di Gesù Cristo”: "Tutto ciò che può essere compreso come conferma e diretta approvazione di quest'Opera di fra Tomislav e Agnes Heupel, da parte della Madonna, tramite me assolutamente non corrisponde alla verità, come anche non è vero che io abbia avuto l'idea di aver spontaneamente desiderio di scrivere questa testimonianza,” così Marija.
            - Sappiamo che nessuna bugia corrisponde alla verità e dall’esposto vediamo che le menzogne notorie a Medjugorje sono state attribuite anche alla Madonna. Il Vescovo Pavao Žanić ha decisamente lottato difendendo l’onore e la dignità della Beata Vergine Maria.
            Con la lettera del 5 dicembre 1997 il vescovo locale msgr. Ratko Perić, ai sensi del can. 975 del Codice di diritto canonico, ha dichiarato che fra Tomislav Vlašić è privo delle facoltà di confessare nel territorio delle Diocesi di Mostar-Duvno e Trebinje-Mrkan.
 
            don Ante Luburić, cancelliere
 

[1] Ogledalo Pravde, Biskupski ordinarijat u Mostaru o navodnim ukazanjima i porukama u Međugorju (priprema i slog: D. Kutleša), Mostar, 2001.
[2] L. Rooney - R. Faricy, Maria regina della pace, Milano, 1984., p. 34. Vidi također P. Žanić, Posizione attuale (non ufficiale) della Curia Vescovile di Mostar nei confronti degli eventi di Medjugorje, Mostar, 30.X.1984., p. 6-7
[3] N. Bulat, La verità vi farà liberi - Istina će vas osloboditi. Nepouzdanost izvora i nedoličnost poruka. Studija o nekim međugorskim pitanjima (1986.), Mostar, 2006., p. 25.
[4] M. Botta – L. Frigerio, Le apparizioni di Medjugorje, Pessano, 1984., p. 129.
[5] R. Laurentin, La fine delle apparizioni è prossima?, marzo 1985., p. 20.
[6] T. Vlašić, una chiamata nell'anno Mariano, Milano, 1988., p. 5.
[7] T. Vlašić, Una chiamata nell’anno mariano, Milano, 1988, p. 6.
[8] Ivi, p. 16.