Testimonianza circa il gruppo denominato Grande Opera di Maria che opera nel territorio di Ispica e si è ramificato anche nelle provincie di Ragusa, Siracusa, ecc. Aprile 2005

Mi limito solamente a inviare la risposta della Diocesi a seguito della diffusione, da parte dell'Associazione nell'anno 1988, di due opuscoli denominati “I 5 insegnamenti della Madre” e “I sette richiami del Padre”, un articolo del quotidiano “La Sicilia” e le recenti “Regole d’Oro” emanate dall’associazione.
Nonostante il divieto del Vescovo Mons. Salvatore Nicolosi, giusta dichiarazione dell’11 febbraio 1988, tuttora l ’ associazione è operante nel territorio (anche attraverso un giornalino periodico denominato “Voce Speranza”) e nell’arco dei 18 anni di vita, ha prodotto un numero indefinito di messaggi (forse più di 5000) provenienti dalla Madonna, Gesù, il Padre, lo Spirito Santo, Padre Pio, svariati santi, angeli e arcangeli e svariati opuscoli, preghiere di guarigione e perfino nuovi misteri (del Fuoco, del Trionfo, dell'Amore) sulla scia dei Misteri della Luce emanati dal Papa. Tra questi messaggi, spesso, le locuzioni sono personali e destinati agli associati con profezie e rivelazioni future. Potrei continuare ma una mail è troppo fredda per approfondire temi così delicati e non le nascondo anche per una sorta di timore/paura che "sapientemente" viene infuso ai “fuoriusciti” circa le loro sorti personali e/o familiari.
Le trasmetto, a tal proposito, uno stralcio di una conversazione durante una riunione di preghiera, per puntualizzare l’atteggiamento dell’associazione verso i fuoriusciti: "E se qualcuno di noi dovrebbe tradire, fermaci in tempo, taglia i nostri piedi Signore e fermaci, prima che ancora ci macchiamo e affidaci al Padre come Tu hai detto così che nessuno di questi figli si perda, perché se dovrebbe tradire sarebbe vittoria del diavolo e allora se qualcuno di noi dovrebbe sbagliare nel futuro, fa che sia adesso e che non contamini il tuo monte e la tua Parola viva di questi ultimi tempi che diventa sussurro d’amore nei nostri cuori, la parola fuoco che diventa sussurro, che non accada Signore, fermaci in tempo, questo ti chiediamo nel nome della nostra Mamma Rebecca. Fermaci in tempo Signore Gesù che non accada mai, diciamolo a noi stessi, ascoltiamo la nostra mente, il nostro cuore proprio ora in questo momento diciamo: Signore, che non accada mai che qualcuno di noi qui presente abbia a tornare indietro o ancor peggio a tradirti Signore come Giuda, meglio morire, meglio la morte Signore, fermaci e fermali in tempo Signore, preferiamo vederli morti, ma risorti in Te anziché traditori. Grazie Signore Gesù".
Per adesso è meglio fermarsi qui e per il prosieguo lasciamo che il buon senso dei lettori possa convergere verso la dottrina e i dogmi della Chiesa Cattolica, piuttosto che su rivelazioni private che per certi versi stimolano il prurito del “ Dolce Sentire ” ma che rischiano di far divenire sordi all’ascolto dell’unica verità, che può sicuramente essere fuorviata ed interpretata ma che resta e rimane sempre la sola ed Unica Verità.
Quel timore infuso ai fuoriusciti è stato ampiamente annichilito da quel maestoso grido di Giovanni Paolo II il Grande: “Non abbiate paura e spalancate le porte a Cristo” ma anche da quella eredità di scritti e linee guida che ha lasciato ai posteri. Fra questi voglio riportare uno stralcio di un suo discorso del 7 settembre 1991, dove evidenzia con fermezza: “Non si può pensare di vivere la vera devozione alla Madonna, se non si è in piena sintonia con la Chiesa e col proprio vescovo. Si illuderebbe di essere accolto da Lei come figlio chi non si curasse di essere, al tempo stesso, figlio obbidiente della Chiesa, alla quale spetta il compito di verificare la legittimità delle varie forme di religiosità”.


DIOCESI DI NOTO
VESCOVADO
DICHIARAZIONE

Da parte di sedicenti depositari di soprannaturali rivelazioni vengono diffusi da Ispica opuscoli contenenti presunti messaggi attribuiti a rivelazioni di Gesù e della Madonna.
Gli opuscoli suddetti sono stati stampati facendosi forza di una arbitraria e inesatta interpretazione del Decreto della Congregazione per la Dottrina della Fede del 15-11-1966. riportata in copertina di uno dei detti opuscoli.
La giusta interpretazione di detto Decreto invece deve desumersi dalla “Notificazione” della stessa Congregazione per la Dottrina della Fede del 14-6-1965 a cui il Decreto fa riferitnento e del Can. 823/1 del Codice di Diritto Canonico, che prescrivono la necessaria previa autorizzazione del Vescovo della Diocesi per le pubblicazioni riguardanti materia di fede o di costumi e attribuiscono al Vescovo il diritto e il dovere di riprovare eventuali pubblicazioni the possono portare pregiudizio all’ortodossia della fede, come nel caso degli opuscoli in questione.
Pertanto tutti i presbiteri, diocesani e religiosi, sono pregati di illuminare i fedeli in merito alla posizione irregolare degli autori di tali opuscoli, che contengono inesattezze dottrinali e non presentano alcun minimo fondamento di credibilità circa le presunte soprannaturali rivelazioni; che anzi portano discredito all'autentico culto della B. V. Maria e confusione e turbamento nella fede del popolo di Dio.
I presbiteri inoltre si astengano dal partecipare a eventuali riunioni organizzate, anche a fine di preghiera, dai sedicenti depositari di tali messaggi e dissuadino anche i fedeli da detta partecipazione.
Eventuali inosservanze delle suddette disposizioni renderebbero inevitabile l'adozione di provvedimenti disciplinari.

Noto, 11 febbraio 1988

+ Salvatore Nicolosi Vescovo di Noto


3 maggio 2006
Leggendo fra i link del suo sito, con enorme stupore, mi sono accorto di una testimonianza circa il gruppo Grande Opera di Maria di Ispica. Mi chiamo Vincenzo e sono un padre di famiglia di Pace del Mela (ME) e circa 5 anni fa in pellegrinaggio, proprio per soddisfare quel “prurito del dolce sentire”, desideroso di miracoli e manifestazioni soprannaturali, approdai con un autobus in quello che a prima vista poteva sembrare un agriturismo, ma poi, capì che era una struttura “colombaia” destinata ad accogliere i credenti di questa realtà nei “momenti di buio”, annunciati dai messaggi della veggente e prossimi alla loro venuta. Il prete che ci accompagnava inizialmente fu entusiasta, ma poi rileggendo il contenuto di alcuni messaggi e successivamente venuto a conoscenza del diniego del Vescovo, ci redarguì in maniera forte di non andare più. Naturalmente alcuni della comitiva, osservarono il monito del prete, altri furono letteralmente ammaliati dal clima di pace di fraternità e di “melassa” delle persone del luogo che magistralmente mettevano in atto con quello che poi ho scoperto chiamarsi “love bombing” o bombardamento d’amore, ossia una delle prime tecniche per attivare il retaggio verso i pellegrini, con atteggiamenti amorevoli, abbracci, baci, sorrisi e varie manifestazioni di simpatia gratuita. Dopo un paio di viaggi, decisi di seguire le indicazioni del sacerdote e di non andare più.
Purtroppo, solo una mia zia, continua a frequentare seppure in maniera saltuaria e sporadica il gruppo, partecipando attivamente anche con continui e mensili versamenti (cd. Decime), e “decimando”, ahimè anche la sua modesta pensione. Oltre a questo la cosa più raccapricciante e l’atteggiamento di distacco verso il resto dei familiari, ritenuti iniqui e peccatori. Più volte ho tentato di dialogare con lei, ma è letteralmente plagiata da strane dottrine circa la dubbia presenza di Gesù eucaristia, la validità del ministero esercitato dalla Chiesa ormai secolarizzata e destinata a scomparire a vantaggio di una nuova chiesa fondata proprio da questi sedicenti appartenenti a quella che definirei essere una setta pseudo-religiosa. Concordo, per esperienza personale, con la testimonianza circa l’atteggiamento verso i fuoriusciti, ritenute persone pervase dallo spirito demoniaco e destinati a sicura morte fisica e spirituale. Dopo questa premessa, mi sembra doveroso avvisare coloro che si avvicinano a questa realtà, circa la pericolosità a causa del velo di mistero e di chiusura che viene imposto agli adepti a raccontare di quello che succede all’interno. Per fare questo voglio tracciare le linee essenziali del gruppo. Ad iniziare questa esperienza è stata una presunta "veggente" o "profeta" (G. M.) convinta di ricevere rivelazioni soprannaturali, ignorando e rifiutando gli insegnamenti della Chiesa. Dopo la formazione di un primo gruppo di seguaci, si è consolidata sempre più, la convinzione di essere "speciali" e particolarmente prediletti da Dio e col passare del tempo forti del numero e della "fede" nelle rivelazioni ricevute dalla leader, si sono sempre più ermeticamente rinchiusi nel loro mondo, favorendo il processo di naturale formazione di una setta o quelli ,che per non offendere le coscienze di nessuno, oggi vengono definiti NMR o Nuovi Movimenti Religiosi. Il gruppo fin dall'inizio si è ben mimetizzato all’interno dell’ambiente cattolico, spingendo le persone coinvolte a partecipare attivamente alla vita parrocchiale e ricevendo i sacramenti. Parallelamente, però all'interno del gruppo vengono enunciate altre dottrine, segrete all'esterno, destinate a rafforzare la convinzione di essere "gli unici veri cattolici", persone invulnerabili oltre che "speciali" in quanto destinatari di particolari "favori celesti". Fin dai primi vagiti, il gruppo è stato puntualmente individuato dal Vescovo ed in seguito ai primi richiami prudenziali, non ha accettato di sottomettersi alle indicazioni della Chiesa. Anzi, ha interpretato il richiamo come un segno di persecuzione, per cui si è fossilizzato sulle proprie convinzioni, chiudendosi sempre più al dialogo con il mondo esterno. Fra queste convinzioni è giusto evidenziare la tendenza a considerarsi migliori degli altri cattolici, additando come responsabilità alla Chiesa Cattolica, di non essere più all'altezza di svolgere il suo compito.
Nelle presunte "rivelazioni", sono infatti presenti tutta una serie lunghissima di critiche contro sacerdoti e vescovi, fino alla negazione della loro autorità e della presenza di Gesù sotto le specie eucaristiche. Negli anni, attorno al fenomeno, si è sviluppato un vero e proprio business economico, racimolando, dagli affiliati, ingenti somme di denaro sotto forma di “decime” volute da Dio come obolo o ringraziamento per i favori ricevuti, fino a donazioni di abitazioni, terreni, quote azionarie, volontariato, ecc. Gli introiti, seguendo le “indicazioni celesti”, sono stati destinati alla costruzione di un Tempio-rifugio dove andare a “ripararsi quando l’Angelo Distruttore annienterà l’iniquità degli uomini che non crederanno a tali rivelazioni salvifiche”. Il luogo, altresì, contiene degli appezzamenti di terra che riproducono l’orto degli Ulivi, la via crucis con la tomba della resurrezione di Gesù, l’Altare di Anna, una piazzetta a forma di Cuore, un piazzale delle apparizioni, degli spazi adibiti alla coltivazione del grano, un ricovero per gli animali da macello. In sostanza una filiera autonoma che dovrebbe garantire il sostentamento di coloro che vi sono affiliati. Ultimamente, secondo quanto riferitomi da questa mia zia, si è arrivati perfino alla consacrazione della leader a sacerdote unto da Dio, con il compito di fornire la guida spirituale agli associati, attingendo dagli insegnamenti delle varie locuzioni e messaggi dati dalla veggente. Durante la vestizione, la veggente si è perfino prestata alla distribuzione della Eucaristia agli associati. Sovente vengono tenute cerimonie particolari come la consegna di un Olio speciale denominato Eterno, che viene distribuito agli associati, con tanto di rito di preparazione, contagocce, ampolle e benedizione con tanto di Padre Nostro.
Voglio concludere dicendo che l’adesione acritica e spesso fanatica a questi messaggi, non solo non è espressione di fede, della vera fede, ma smaschera la povertà della fede. Si ha bisogno sempre di nuove e maggiori sicurezze, perché purtroppo manca l’unica vera. Allora si cerca, nel bazar della religione, tutti quegli elementi che possono soddisfare la propria fame di soprannaturale che inevitabilmente cozza con la semplicità di vivere il quotidiano con tutte le sue problematiche, magari affrontandole, con la speranza evangelica e sopportandone il giogo leggero, se affidato alle spalle “possenti” e “larghe” di Gesù e perché no, anche con l’aiuto di una buona guida spirituale offerta dal proprio parroco della Chiesa dove si è ricevuto il battesimo!!!
P.S. Può liberamente pubblicare questa mia testimonianza cartacea e se ritiene può anche pubblicare la ripresa (fatta con il telefonino) della cerimonia di vestizione sopra accennata, che le allego alla presente. Saluti. Vincenzo