Centinaia di fedeli in un casolare partecipano ai rosari durante i quali avverrebbero le apparizioni della Vergine lanuovaferrara.gelocal.it 2 giugno 2013

Dicono che qui appaia la Madonna. A Poggio Renatico, in aperta campagna, a due passi dalla Torre dell’Uccellino e dall’autostrada. Dicono che accada da diversi mesi, con cadenza fissa, tra fedeli che si raccolgono in preghiera, arrivando anche da fuori regione. La Curia di Bologna, alla cui giurisdizione ecclesiastica è sottoposta questa fetta di territorio ferrarese, è stata informata. Ma, tra fede sulle manifestazioni divine e posizioni di aperto scetticismo, in quella casa di via Ferrara sono centinaia i fedeli che si riuniscono in preghiera. È qui, al termine di una lunga strada sterrata, che abita quella che tutti chiamano amichevolmente la signora Giuliana. Ed è qui che, ad appuntamenti fissi, i credenti si riuniscono nella speranza di una apparizione della Madonna, la cui visione avrebbe accompagnato questa donna umile e gentile per gran parte della propria vita. Solo da qualche mese, tuttavia, la signora Giuliana avrebbe avuto facoltà di poterlo confessare. «Potrò divulgare tutto solo quando avrò ricevuto ordini dall’alto. Non è il momento di scrivere una riga», ci dice pacatamente, alludendo al suo desiderio di non finire sotto i riflettori ma non specificando se per “alto” intenda i vertici ecclesiastici o le sfere celesti. Concetti ribaditi in maniera decisamente più ostile anche da una donna che le è accanto, poco prima impegnata nell’allestimento di quello che si configura come un vero rito: «Parlerà quando avrà avuto l’ordine dall’alto – le fa eco – avete la mente troppo ristretta per capire». Il sole si appresta a tramontare. Nel cortile della corte colonica, viene steso sulla breccia un telo in plastica blu, pulito a colpi di straccio bagnato. Nel mezzo un tavolo, sopra il quale viene posta una statua della Madonna di circa 50 centimetri di altezza, portata a spalla da due uomini in un altare circondato da fiori. Tutto intorno, un semicerchio di sedie, che cresce minuto dopo minuto, con l’arrivo dei fedeli. È il 31 maggio, l’ultimo giorno del mese mariano. E la presunta apparizione è prevista alle 20.30. Lungo la strada sterrata aumenta la fila di auto parcheggiate. Alla fine, a celebrare il rosario, saranno circa 150 persone. Recitano preghiere in latino, dopo aver intonato canti. Testi contenuti su alcuni fogli distribuiti tra i presenti. In mano, hanno ceri, lumini e candele, tirati fuori da scatoloni spuntati all’improvviso. E con il calare del sole, la loro luce acquista gradualmente vigore. Ci sono fedeli abituali, che frequentano la casa della signora Giuliana con regolarità. Oppure semplici curiosi, che si trovano lì per la prima volta. Uomini, donne, bambini. Al centro dell’altare improvvisato, proprio davanti alla statua della Vergine, tre sedie disposte a triangolo. Ad una delle estremità, la signora Giuliana. Le voci intonano all’unisono le preghiere, snocciolando i grani del rosario: un vociare non interrotto nemmeno dagli schiamazzi di qualche bambino e dall’abbaiare di un cane. D’un tratto il silenzio. La signora Giuliana interrompe le preghiere. Comincia ad annuire. Si dirige verso la sedia all’estremità destra del triangolo, dove compie una sorta di inchino, mimando un gesto simile all’apertura di un’urna. Poi torna sui suoi passi, nel volto un sorriso estatico, per andare verso la sedia all’estremità sinistra. Qui allunga la mano, come se qualcuno gliela stesse stringendo. E con il volto ancora sorridente continua ad annuire bisbigliando qualcosa. Dicono che la Madonna, durante un’apparizione, abbia predetto la nascita di un santuario proprio su queste terre. Intanto la signora Giuliana, ancora estasiata, indica un punto dell’orizzonte con il dito, proprio dove il sole tramonta. Tutti i fedeli si voltano a fissare a lungo quella gigantesca palla di colori sfavillanti tra le nubi. Alcuni indicano lo stesso punto, come se abbiano avuto anch’essi la visione. Altri si interrogano su ciò che sta accadendo. Come un bimbo, che si avvicina alla mamma e chiede: «Ma dov’è la Madonna? Non la vedo...». O un signore, che più prosaicamente si rivolge alla moglie: «Ho perso le chiavi dell’auto. Le hai mica tu?». La maggior parte dei presenti, invece, continua a fissare il sole, fino quasi ad accecarsi. E, in un’atmosfera suggestiva, mentre il vento continua a sussurrare, riprende il rituale della preghiera. Ad libitum.


Sembra di tornare in epoche antiche quando il sole aveva un ruolo centrale nella religione ma attenzione, che nessuno si lasci tentare dall'osservare direttamente il sole senza adeguata protezione, la vista é molto delicata e non c'é Madonna o Dio che ci protegga se non qualche nuvola che comunque non ripara dal rischio di perdere la vista. l'unica forma sicura per osservare per bene la nostra magnifica stella, é quella di comprarsi uno specifico telescopio solare tipo H-Alpha delle americane Lunt Solar Systems o Coronado. Il filtro elimina oltre il 99% della luce e così si potrà contemplare la bellezza sempre variabile del sole (tempo permettendo). Magari ci si domanderà chissà quanti altri pianeti abitabili Dio ha creato, che orbitano attorno alle numerosissime stelle sparse nel cosmo. State lontani comunque dalle presunte apparizioni ed interessatevi piuttosto al fascino dell'astronomia. Questo si non è pericoloso per l'anima né vietato dalla Chiesa.
Apparizioni della Madonna a San Bonico, il vescovo mette in guardia i fedeli http://www.piacenza24.eu 6 giugno 2013

Intervento in occasione della festa del Sacro Cuore: "Così si compromette la dottrina cristiana"

Piacenza - La presunta consegna di un’ostia da parte della Madonna a Celeste Orbetelli, il piacentino che da dieci anni, dopo la morte del figlio, tutti i giovedì sera, raduna una folla di fedeli in un campo tra Mucinasso e San Bonico sostenendo di assistere alle apparizioni della Madonna e di parlare con lei. Bastavano già i raduni ad alimentare “il rischio di compromettere la dottrina cristiana”. Ma ora anche il vescovo Gianni Ambrosio, dopo gli ultimi sviluppi, è intervenuto in occasione della Festa del Sacro Cuore per manifestare tutti i suoi dubbi mettendo in guardia lo stesso Celeste Orbetelli e i fedeli. Ecco il passaggio in questione del suo discorso:

1. Sappiamo che, da quasi dieci anni, dal 2004, a san Bonico avvengono ‘fatti’ che richiamano parecchie persone. Con la dovuta discrezione, nel 2009 ho affidato ad una Commissione il compito di raccogliere gli elementi utili per un’adeguata valutazione per l’opportuno discernimento. In particolare la Commissione ha evidenziato il rischio di compromettere la dottrina cristiana, sia per le omissioni o carenze nei messaggi che il signor Celeste Obertelli riceverebbe dalle presunte apparizioni della Madonna, sia per il linguaggio usato in questi messaggi, poco in linea con la tradizione cristiana. Con una lettera e in un colloquio personale, il 15 febbraio 2001 ho invitato il signor Celeste ad essere vigile per non trovarsi, al di là delle sue intenzioni, lontano dalla Dottrina Cattolica.

Recentemente è accaduto un ‘fatto’ che coinvolgerebbe l’Eucaristia. La Madonna avrebbe consegnato al signor Celeste un’ostia. In un recente colloquio con il signore Celeste e la sua famiglia, alla presenza del suo parroco, ho ribadito che il rischio, già evidenziato in precedenza, è diventato ancor più vistoso. Per cui ho insistito affinché la vita cristiana di Celeste e della sua famiglia sia sostenuta dalla Parola del Signore, dai Sacramenti e dal Magistero della Chiesa. Poiché era presente un sacerdote della diocesi di Parma al quel ‘fatto’ in cui la Madonna avrebbe messo nelle mani di Celeste un’ostia, ho informato il Vescovo di Parma che ha invitato il sacerdote a non partecipare ad altri incontri.

Il 23 maggio 2013, nel 463° incontro, la Madonna avrebbe promesso di portare ancora “il Corpo di Cristo”. Vi leggo il messaggio: La Madonna appare, bellissima, nella grande luce con le mani giunte, con i 3 soliti angeli vicino, scende sul campo, si abbassa, resta qualche minuto a guardarci sorridente, chiede a Celeste di allungare la mano sinistra e Lei gliela tocca con la Sua mano destra, poi allarga le mani e dice: “Come ti ho promesso, davanti a tutti presto ti porterò il Corpo di Cristo ancora, proprio lì da quella mano, da dove hai già preso l’altro. Ti raccomando figlio mio, non lamentarti mai ti prego, non sei mai da solo, prega, il Signore non ti abbandonerà. Dì a tutti di pregare ti prego, diglielo. Portate con voi un angelo che stasera vi mando in mezzo a voi, con la benedizione che vi faccio sarà lì, in mezzo a voi per liberarvi, per aiutarvi. Ti raccomando prega, prega sempre di più. Vi benedico tutti nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.”
La Madonna benedice, poi chiude le mani, sale nella luce con i 3 soliti angeli e scompare”.
Se già era inopportuna la partecipazione a questi incontri soprattutto da parte di sacerdoti, a maggior ragione diventa ancor più inopportuna la partecipazione ad incontri in cui venisse portato il “Corpo di Cristo”. Sarebbe anzi motivo di turbamento e forse anche di scandalo dei fedeli. Per cui ho il dovere di raccomandare ai sacerdoti di non partecipare a questi incontri. Peraltro, a quanto mi risulta, nessun sacerdote piacentino ha finora partecipato. Ma andrei oltre: con prudenza e con delicatezza, cerchiamo di invitare anche i nostri fedeli a non partecipare a questi incontri.

È il caso di ricordare alcuni versi del saggio Dante che nel Paradiso, canto V, versi 73-78, scrive:

Siate, Cristiani, a muovervi più gravi:
non siate come penna ad ogni vento,
e non crediate ch’ogni acqua vi lavi.
Avete il novo e ’l vecchio Testamento,
e ’l pastor de la Chiesa che vi guida;
questo vi basti a vostro salvamento.


"Apparizioni della Madonna? Inutili turlupinature" 12.8.2013 ticinonews.ch
Domani ricorre il 25° anniversario dell'apparizione della Madonna a Scarpapè, sopra Giubiasco. Padre Callisto: "È ora di finirla"
Ricorre domani, 13 agosto, il 25esimo anniversario dall'apparizione della Madonna a Scarpapè. Era il 13 agosto 1988 quando Pino Casagrande raccontò di aver visto la Vergine Maria, e di aver dialogato con lei, nei boschi della località appena sopra Giubiasco.
Scarpapè divenne ben presto meta di pellegrinaggio, dal Ticino, dalla vicina Italia e dal resto della Svizzera. E lo stesso Casagrande, dal lontano 1988 è tornato sul luogo ogni 13 del mese, in quanto quel giorno, alle 13.13, la Madonna tornava regolarmente nei boschi a parlargli, almeno stando al suo racconto.
E ancora nel 2013 l'apparizione viene ricordata. Ogni 13 del mese a Bellinzona, nella chiesa di San Giovanni, viene celebrata un'eucaristia legata alle visioni giubiaschensi. Per queste occasioni arrivano fedeli pure dalla Svizzera interna.
L'arciprete di Bellinzona, don Pierangelo Regazzi, si mostra scettico, ma non vede motivo di interrompere questa usanza. "Si tratta di una tradizione che ho trovato quando sono arrivato" ha dichiarato a La Regione. "In fondo del male non fanno. Vengono a pregare e le preghiere fanno sempre bene."
È molto più categorico, invece, padre Callisto Caldelari. Intervistato sempre da La Regione, il frate cappuccino ha espresso tutto il suo disappunto nei confronti di questi fenomeni. "Le apparizioni della Madonna sono discutibili e inutili per la fede" ha affermato il frate, ricordando che papa Benedetto XVI definì queste manifestazioni come "affari personali dei veggenti", quindi non interessanti per la Chiesa ufficiale."
"Personalmente questi fenomeni mi lasciano molto perplesso" ha proseguito Padre Callisto. "Quella di Scarpapè è evidentemente una turlupinatura. E sono meravigliato dal fatto che ancora oggi ci sia clero che mette a disposizione di questi "pellegrini" una chiesa per celebrare messa. Sarebbe ora di finirla, altrimenti si fomenta l'illusione per la quale queste credenze hanno un valore."
Padre Callisto non crede alle apparizioni. "Nemmeno a quelli di Lourdes o di Fatima" aggiunge. "D'altronde anche nell'antichità ci sono state un mucchio di apparizioni, pure al di fuori del cristianesimo. Tutto ciò fa parte di un bagaglio culturale mitico, che però oggi, nel ventunesimo secolo, presenta solo effetti negativi. Soprattutto per chi è alla ricerca della vera fede, che significa accettare un messaggio e comportarsi di conseguenza."
Padre Callisto, quindi, domani al 25° anniversario dell'apparizione di Scarpapè non ci sarà. Molti fedeli, indipendentemente dalle parole del frate, saranno invece della partita. E la Madonna?

"Le cose che dice Papa Francesco, la Madonna le diceva a me trent'anni fa" Intervista a Pino Casagrande, il veggente, il fotografo dell’invisibile, che venticinque anni fa rese Giubiasco come Lourdes 13.8.2013 tio.ch

Visioni dell’aldilà, ecco perché avvengono 13.8.2013 corriere.it
L’attività elettrica del cervello continua a essere ben organizzata anche nei primissimi istanti dopo la morte clinica
MILANO - I cosiddetti "viaggi nell'aldilà" vissuti da alcuni sopravvissuti all'infarto (circa il 20%) hanno una spiegazione scientifica: sono dovuti all'attività elettrica del cervello, che continua ad essere molto ben organizzata anche nei primissimi istanti dopo la morte clinica. È quanto affermano alcuni ricercatori dell'Università del Michigan in uno studio pubblicato sulla rivista dell'Accademia delle scienze americana, Pnas.
LO STUDIO - Con un semplice elettroencefalogramma i ricercatori hanno analizzato le attività cerebrali di nove ratti anestetizzati e sottoposti ad arresto cardiaco indotto. Entro i primi 30 secondi dopo l'arresto cardiaco, in cui il cuore smette di battere e il sangue smette di fluire verso il cervello, in tutti i ratti è stata riscontrata una diffusa sovratensione transitoria di attività cerebrale altamente sincronizzata tipica di un cervello altamente eccitato, conscio. Comportamenti identici sono stati osservati anche nei ratti sottoposti ad asfissia. «La previsione che avremmo trovato alcuni segni di attività cosciente nel cervello durante l'arresto cardiaco, è stata confermata con i dati» scrive Jimo Borjigin, professore di fisiologia molecolare e integrativa e di neurologia all'Università del Michigan e coautore dello studio.
COSCIENZA - «Siamo stati sorpresi però - aggiunge un altro firmatario, l'anestesista George Mashour - dagli alti livelli di attività. In effetti i segnali elettrici ci indicano che il cervello ha una attività elettrica ben organizzata durante la fase iniziale di morte clinica. Questo ci suggerisce che nello stato di pre-morte esiste un livello di coscienza che normalmente si trova in una condizione di veglia». È la prima volta che viene indagata la condizione neurofisiologica del cervello immediatamente dopo l'arresto cardiaco. Una persona è definita clinicamente morta quando il suo cuore smette di battere, ed è questo il momento in cui molti dei pazienti sopravvissuti raccontano di aver percepito una luce in fondo al tunnel o di aver rivisto la propria vita scorrergli davanti. «Questo studio ci dice che la riduzione di ossigeno o di ossigeno e glucosio durante l'arresto cardiaco è in grado di stimolare l'attività cerebrale che è una caratteristica dell'elaborazione cosciente. Esso offre anche il primo quadro scientifico - conclude Borjigin - per le molte esperienze di pre-morte riportate da pazienti sopravvissuti all'arresto cardiaco».

Messe in guardia pubblicate dalle diocesi francesi riguardo agli scritti ed attività della Sig.ra Ryden pseudomystica.info

“Stop ai miracoli”, ma non per i fedeli 14.8.2013 quibrescia.it
14 agosto 2013
(red.) Basta apparizioni al santuario della Madonna delle Fontanelle di Montichiari (Brescia). «Dovrà essere escluso qualsiasi riferimento ad apparizioni, messaggi, o altri fenomeni di presunta natura soprannaturale», secondo le parole del Vescovo di Brescia Luciano Monari.
Il direttorio vescovile, in data 15 luglio, ha cancellato ogni riferimento alla presunta veggente Pierina Galli (deceduta nel gennaio 1991) e alle altrettanto presunte apparizioni della Madonna «Rosa Mistica».
Eliminate dal santuario la foto della donna, la locandina, i libri ed ogni riferimento ai prodigi. Nel ccomunicato diffuso dal Vescovo si legge infatti: «Secondo le indicazioni pervenute di recente dalla Santa Sede, la promozione del culto mariano alle Fontanelle dovrà quindi avere un legame più diretto con la responsabilità del Vescovo diocesano, in ragione del notevole afflusso di fedeli provenienti alla Fontanelle dalla diocesi di Brescia e da altre diocesi in Italia e nel mondo. Si tratta pertanto di una fase di passaggio molto importante, che vuole valorizzare e intende tenere conto dei passi fin qui svolti con grande dedizione, per lunghi anni, soprattutto dai sacerdoti delle Parrocchie di Montichiari e da S.E. Mons Olmi, verso i quali si esprime un grande debito di riconoscenza».
«Presso la località Fontanelle dovrà pertanto essere promosso un culto unicamente mariano e battesimale, sotto l’autorità del Vescovo diocesano, e dovrà essere escluso qualsiasi riferimento ad apparizioni, messaggi, o altri fenomeni di presunta natura soprannaturale, che possano anche solo indirettamente indurre i fedeli a ritenere che il giudizio della Chiesa circa le c.d. apparizioni o altri fenomeni straordinari in località Fontanelle, nel tempo, sia stato modificato in senso positivo da parte della Santa Sede».
«Allo scopo di rendere più efficace la custodia e la vigilanza sul culto secondo quanto stabilito nel nuovo direttorio, il Vescovo ha nominato nella persona del Cancelliere diocesano, Mons. Marco Alba, un proprio Delegato vescovile, il quale potrà contare sulla collaborazione in loco di un presbitero con speciali compiti di moderatore del culto e di amministratore, il Rev.do Giancarlo Scalvini. Sarà loro cura agire d’intesa con le Parrocchie di Montichiari, per tutto ciò che concerne una armonica azione pastorale tra le funzioni religiose della Parrocchie e quelle del culto mariano presso le Fontanelle, nonché avviare percorso di collaborazione con i membri dell’associazione Rosa Mistica-Fontanelle, al fine di armonizzare le attività e compiti statutari della stessa in osservanza delle indicazioni del nuovo Direttorio». Pierina ebbe a Fontanelle quattro visioni nel 1966. Da allora, migliaia di pellegrini hanno affollato il sito ed anche oggi, ad un mese dal “divieto” vescovile, i fedeli non cessano di affollare il luogo “santo”.
Ogni giorno, infatti, decine di persone si recano nella frazione di Montichiari per pregare, salendo anche i ginocchio la scala che porta alla cappella che, secondo quanto affermato dalla veggente, sarebbe stata calpestata dalla Vergine Maria.
Meta di pellegrinaggio è anche la tomba di Pierina Gilli nel cimitero di Montichiari e la sua casa ai Boschetti, divenuta un museo e un luogo di preghiera.


Papa Francesco critica Medjugorje 26.9.2013 corrispondenzaromana.it

Lo scorso sabato 7 settembre, nella meditazione mattutina nella cappella della Domus Sanctae Marthae, Papa Francesco, parlando sul tema “Non c’è cristiano senza Gesù” ha criticato i cristiani “rivelazionisti” e ha espresso le sue forti riserve verso le presunte apparizioni di Medjugorie.

Il sito ufficiale della Santa Sede e l’”Osservatore Romano” hanno però purgato le sue parole del riferimento a Medjugorie, limitandosi a riferirle in questi termini. «C’è un altro gruppo di cristiani senza Cristo: quelli che cercano cose un po’ rare, un po’ speciali, che vanno dietro a delle rivelazioni private», mentre la Rivelazione si è conclusa con il Nuovo Testamento. Il Santo Padre ha avvertito in questi cristiani la voglia di andare «allo spettacolo della rivelazione, a sentire delle cose nuove». Ma — è l’esortazione che Papa Francesco rivolge loro — «prendi il Vangelo!».

Le omelie pronunciate a braccio dal Santo Padre nella cappellina di Casa Santa Marta, dove egli risiede e dove, quasi ogni mattina, celebra la Santa Messa assieme a vari gruppi di fedeli, non sono atti di Magistero, ma spesso vengono presentate come tali. Esse esprimono comunque il pensiero del Papa e anticipano talvolta i suoi atti di governo. Sarebbe importante che, come per altre omelie, fosse messo a disposizione dei fedeli il dvd contenente il testo integrale del suo discorso.

Il prossimo 13 ottobre ai piedi della Statua della Madonna di Fatima, Papa Francesco, consacrerà il mondo al Cuore Immacolato di Maria e avrà modo certamente di parlare del ruolo delle apparizioni mariane nell’economia della salvezza. Considerato il carattere e il modo di governo del Papa è difficile che, in pubblico o in privato, egli si sottragga ad esprimere la sua posizione sul caso scottante di Medjugorie su cui nel 2010 la Santa Sede ha istituito una speciale commissione internazionale d’inchiesta, presieduta dal cardinale Camillo Ruini e composta da 13 membri permanenti. I risultati definitivi di questa inchiesta saranno sottoposti prossimamente a Papa Francesco per una decisione definitiva. (E.B.)


Lettera del Nunzio Apostolico degli Stati Uniti, Marco Maria Viganò, inviata alla Conferenza episcopale americana il 21 ottobre 2013 riguardo un veggente di Medjugorje

Reverendo Monsignor Jenkins,
Le scrivo su richiesta di Sua Eccellenza, Reverendissimo Gerhard Ludwig Muller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il quale richiede che i Vescovi degli Stati Uniti siano avvisati, un’altra volta, dei seguenti fatti (con riferimento alla mia lettera del 27 febbraio 2013, con lo stesso numero di protocollo). Così, sua Eccellenza desidera informare i Vescovi che uno dei cosiddetti veggenti di Medjugorje, il signor Ivan Dragicevic, sarà presente ad alcuni incontri in alcune parrocchie del Paese, durante i quali illustrerà fatti riguardanti il fenomeno di Medjugorje. È stato anche anticipato che il Signor Dragicevic avrà le “apparizioni” durante questi incontri.

Come lei ben sa, la Congregazione per la Dottrina della Fede sta indagando su alcuni aspetti dottrinali e disciplinari del fenomeno di Medjugorje. Per questa ragione, la Congregazione ha affermato che, a riguardo della credibilità delle “apparizioni” in oggetto, tutti debbano accettare la dichiarazione, datata 10 aprile 1991, dai Vescovi della ex Repubblica Jugoslava, che dice: «Sulla base delle ricerche che sono state condotte, non è possibile affermare che ci siano state apparizioni o rivelazioni soprannaturali». Ne deriva, perciò, che i chierici e i fedeli non possono partecipare ad incontri, conferenze, o celebrazioni pubbliche in cui la credibilità di queste “apparizioni” venga data per certa.

Con lo scopo, quindi, di evitare scandali e confusione, l’Arcivescovo Muller richiede che i Vescovi siano informati del caso appena possibile. Colgo questa opportunità per presentare i miei sentimenti di profonda stima, e rimango

Sinceramente Vostro in Cristo

Carlo Maria Viganò
Nunzio Apostolico

Lettera originale

PS Evidenziatura personale.